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Tronchetti Provera: esempio cinese per la fase 2

Il ceo di Pirelli, a Class Cnbc, parla anche del nuovo socio Niu. Da anni voleva entrare. Ci sarà governance unificata in Camfin e un partner che ci porta a quel 15 %, che era l’obiettivo che avevamo con le opzioni che avevamo acquisito.


10/04/2020 13:11

di Andrea Cabrini - Class Editori

Pirelli
Marco Tronchetti Provera, ceo di Pirelli

"Il controllo dei trasferimenti fra regione e regione è fondamentale per evitare l’onda della contaminazione. I controlli con applicazioni telefoniche sono stati utilissimi in Cina. Le polemiche sono inutili, quello che è avvenuto in Cina è un fatto oggettivo: con il rispetto della normativa sono arrivati a contenere il problema e stanno tornando alla normalità in modo molto ordinato. Noi li abbiamo recuperato il 75% dell’attività produttiva, due fabbriche su tre sono aperte". Intervistato da Class Cnbc,  Marco Tronchetti Provera ha risposto a tutto campo sui temi più caldi, compresi il suo futuro alla guida del gruppo e i cambiamenti nell’assetto azionario. Ma parte dalla emergenza economica in corso e dell'avvio della inevitabile fase due, guardando anche al modello cinese.

Quanto alla Bicocca il top manager ha parlato dell'ingresso nel capitale di un nuovo socio cinese di Niu Yishun, il miliardario fondatore della Hixih Rubber Industry Group, già partner di Pirelli con una jv dal 2005, detiene un potenziale 5,195%, una partecipazione che è detenuta tramite la controllata Longmarch Holding Sarl e corrisponde alle azioni oggetto di un contratto repurchase agreement che scade il 9 marzo del 2023.

"ChemChina ha già comprato lo 0,4% di azioni. Noi abbiamo annunciato che siamo pronti a comprare. Nel frattempo, stiamo finalizzato un accordo con Mr. Niu, che è l’imprenditore con cui abbiamo iniziato i nostri investimenti in Cina nel 2005", sottolinea Tronchetti Provera, "Da anni voleva entrare in partnership con noi, e ha colto questa opportunità. Avremo una governance unificata in Camfin e un partner che ci porta a quel 15 %, che era l’obiettivo che avevamo con le opzioni che avevamo acquisito. Quindi ci rafforziamo, e si rafforza l’azienda. Io credo che questo periodo di crisi vedrà una Pirelli con una struttura azionaria ancora più coesa che guarda al futuro, un management temprato da questo periodo e tutti quei cambiamenti che ci permetteranno di recuperare il valore che oggi pare bruciato, ma che nell’azienda è ancora tutto lì pronto a esprimersi.

Quanto al suo futuro in Pirelli ricorda di aver già spiegato. "In tempi ragionevoli ci sarà qualcuno alla guida, e io sarò vicino all’azienda. Molte persone all’interno hanno un profilo adatto per poter gestire bene il gruppo. È un management straordinario che si sta mostrando all’altezza della crisi e ne sta approfittando per rafforzare Pirelli. Avere in mano un’azienda più forte sarà una opportunità anche per chi mi dovrà succedere. Perché le crisi temprano. Molti giovani al vertice dell’azienda non avevano mai vissuto una crisi. Cose che venivano dette erano più difficili da far accettare senza una crisi".

Spazio anche alle misure del governo per garantire credito alle imprese costrette alla serrata. "In questo momento non abbiamo un’esigenza di liquidità. Potrebbe arrivare; in quel caso valuteremo caso per caso ogni strumento. Ma torno a dire, la mia preoccupazione è che, mentre c’è una protezione efficace per le aziende e le persone fino a 25.000 euro, dagli importi superiori si entra in un potenziale ginepraio burocratico molto, molto pericoloso. Mi auguro che nel provvedimento si inseriscano regole chiare per una risposta immediata alla gente. Ci vuole la certezza di ripartire, perché le energie che sono bloccate in casa, i tantissimi giovani italiani, possano diventare un’opportunità fantastica. Non derubiamoli con pastoie burocratiche che possono rendere vano tutto lo sforzo che il Paese sta facendo e che il governo sta guidando". (riproduzione riservata)


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