MENU
Azienda Finanza

Unipol, punta 100 milioni sull'Irlanda ponte per i mercati esteri

Unipol Re appare sempre di più la società di riassicurazione del gruppo destinata a rappresentare un veicolo di per la crescita all'estero. La compagnia di riassicurazione ha raggiunto premi di circa 200 mln operando in Gran Bretagna, Francia, Turchia, Israele e Grecia. Nel 2019 entrerà in nuovi Paesi.


03/05/2019 11:32

di Anna Messia - Class Editori

Unipol mette 100 milioni sull'Irlanda
Carlo Cimbri

Unipol punta altri 100 milioni di euro sulla crescita della società di riassicurazione irlandese Unipol Re. L’aumento di capitale è stato chiuso a dicembre scorso ed ha chiaramente l’obiettivo di finanziare lo sviluppo della società creata nel 2015 e guidata da Marc Guy Victor Sordoni.

Lo stesso manager che ha contribuito al lancio del primo cat bond del gruppo assicurativo legato al rischio sismico in Italia. In questi anni Unipol Re è già cresciuta molto. Dai 39 milioni di euro di giro d’affari nel 2015 in appena un anno è arrivata a 59 milioni e a fine 2018 i premi lordi hanno raggiunti i 195,3 milioni di euro, come si legge nei documenti della società.

L’iniziativa era stata lanciata con l’obiettivo di offrire una copertura riassicurativa creata su misure per compagnie piccole e media in diversi Paesi europei ma negli anni la dimensione delle assicurazioni è evidentemente andata aumentando, così come il giro d’affari di Unipol Re. Impresa su cui il gruppo ha già messo negli anni passati 200 milioni di capitale, ma ora lo sforzo sta evidentemente aumentando, di pari passo con la crescita dei premi della compagnia assicurativa.

Unipol Re non opera con compagnie italiane e non si occupa della riassicurazione passiva di UnipolSai ma ha sottoscritto business in diversi Paesi, aumentando la sua diversificazione geografica come previsto dal suo piano industriale. Si tratta in particolare della Francia, del Regno Unito, passando per Turchia, Israele e Grecia, A questo punto Unipol Re appare sempre di più la società di riassicurazione del gruppo destinata a rappresentare un veicolo di Unipol per la crescita nei mercati esteri. Cimbri ha già chiarito che nel nuovo piano industriale 2019-2021 del gruppo, che sarà presentato al mercato il prossimo 10 maggio a Milano non saranno contemplate diversificazioni all’estero della compagnia di Bologna.

L’unica presenza straniera nel settore assicurativo resterà quindi presumibilmente Ddor Novi Sad, società leader nel mercato serbo, ereditata da Fondiaria Sai. Ma il braccio riassicurativo potrà invece essere utilizzato per operare in nuovi mercati e diversificare così il business. «La compagnia continuerà ad espandere la sua presenza geografica nel 2019», si legge nei documenti di Unipol Re. Le prospettive del settore della riassicurazione, in costante crescita negli ultimi 10 anni, restano del resto buone così come il Roe più alto del mercato assicurativo italiano. 


Chiudi finestra
Accedi