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Azienda Finanza

Via libera delle autorità cinesi al consumer finance di Ant

Ma la società controllata dal gruppo Alibaba (Jack Ma) avrà solo il 50% delle quote della nuova attività, mentre altri sei azionisti, di cui due entità finanziarie pubbliche, e quattro società private, controlleranno il resto del capitale. La società avrà sede a Chongqing


03/06/2021 15:47

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

settimanale
Simon Xiaoming Hu, ceo di Ant Finance

Le autorità di regolamentazione bancarie e assicurative della Cina hanno approvato la richiesta di Ant di creare una società di consumer finance. La notizia segna il primo via libera normativo per il processo di ristrutturazione avviato dal colosso fintech controllato dal gruppo Aibaba e dal suo fondatore Jack Ma.

Ma le autorità hanno preteso che nella nuova entità, Chongqing Ant Consumer Finance, che gestirà il businesss, Ant deterrà una partecipazione del 50% e il resto delle azioni sarà detenuto da altri sei azionisti, tra cui due società finanziarie di proprietà statale, la Nanyang Commercial Bank, una sussidiaria di China Cinda Asset Management, con una quota del 15,01%, mentre China Huarong Asset Management avrà il 4,99%.

A completare il parterre degli azionisti sono soggetti privati, il piu' grande produttore cinese di batterie al litio per veicoli elettrici, Contemporary Amperex Technology, che avrà poi una quota dell'8%, mentre l quote restanti andranno alla filiale cinese di una banca taiwanese a un fornitore di servizi di trasporto e sorveglianza e a un produttore di dispositivi medici.

La società che avrà sede nel comune sud-occidentale di Chongqing, è autorizzata a eseguire prestiti al consumo e altre operazioni e manterrà i servizi di credito di Ant Huabei e Jiebei, che vengono utilizzati da quasi mezzo miliardo di persone.

L'escalation del governo contro le attività di Jack Ma è incominciata lo scorso novembre con l'annullamento dell'Ipo da 34 miliardi di dollari che Ant aveva deciso di lanciare sulle borse di Shanghai e Hong Kong. 

Una delle aree che aveva attirato maggiormente l'attenzione dei regolatori era stata quella relativa al prestito al consumo. Alla fine di giugno dello scorso anno, le persone che avevano preso in prestito denaro dalle piattaforme di Ant avevano un totale di 271,1 miliardi di dollari di prestiti in essere.

Ant ha generato la maggior parte dei prestiti in collaborazione con banche commerciali, che hanno fornito la maggior parte dei finanziamenti per il debito, fornendo mutui anche a giovani senza garanzie certe.

Tale pratica ha suscitato una forte disapprovazione da parte delle autorità perchè incoraggiavano le persone ad indebitarsi oltre le loro possibilità, creando rischi per le banche in maggioranza pubbliche che fornivano i fondi.

Ant, prendendo atto diplomaticamente della situazione, ha dichiarato che, sotto la guida delle autorità di regolamentazione, lavorerà con gli altri azionisti di Chongqing Ant Consumer Finance «per soddisfare le esigenze dei consumatori e per continuare a migliorare la qualità dei servizi finanziari e le capacita' di gestione del rischio». (riproduzione riservata)


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