Come previsto da diversi analisti dopo i dati poco entusismante sulla ripresa dell'economia cinese, Yi Gang, governatore della People Bank of China è sceso in campo per dare una sponda alla crescita economica. Ieri ha abbassato di 10 basis point, da 2 a 1,9%, il tasso di riferimento del mercato finanziario cinese.
La manovra della banca centrale è avvenuta attraverso l'inizione di liquidità nel mercato, 2 miliardi di yuan (279,9 milioni di dollari) con un'operazione di pronti contro termine a sette giorni a un tasso di interesse dell'1,9%. Il taglio potrebbe orientare al ribasso il tasso di riferimento nazionale per i prestiti, che sarà reso noto martedì prossimo.
La mossa è arrivata dopo che il governatore Gang ha dichiarato, la scorsa settimana, che la banca centrale intensificherà gli aggiustamenti "anticiclici" e ridurrà ulteriormente i costi di finanziamento per l'economia. I recenti dati economici hanno mostrato che la ripresa pandemica della Cina ha perso vigore in assenza di stimoli governativi, dopo un forte rimbalzo all'inizio dell'anno.
«La Banca centrale cinese ha sorpreso i mercati tagliando il tasso di policy a breve termine di 10 punti base, dal 2% all'1,9%, nel tentativo di stimolare l'attività economica in presenza di una debole pressione inflazionistica», affermano gli strategist di Unicredit Research. Si tratta, puntualizzano gli esperti, della prima riduzione del tasso dall'agosto 2022. La mossa arriva prima che la PBoC annunci eventuali aggiustamenti del tasso sui prestiti a un anno, il cosiddetto medium-term lending facility.
«La mossa mira a stimolare un'economia che fin qui ha mostrato una performance più debole delle attese e ulteriori misure potrebbero ben presto arrivare. Infatti, nella riunione di giovedì, potrebbe procedere a un ulteriore taglio sul tasso a medio termine oltre ad estendere i finanziamenti a medio termine per oltre 200 miliardi di yuan (circa 28 miliardi di dollari)», affermano gli analisti dell'Mps Strategy Team. (riproduzione riservata)