Patto tra ExpoDubai e Gruppo Bracco per rafforzare i progetti di innovazione, sostenibilità e diplomazia scientificia. Asssieme ai partner, come i cluster nazionali dei settori life sciences e agroalimentare Alisei e Clan, Bracco daràvita a un palinsesto di eventi e iniziative all’interno del Padiglione Italia sul futuro della medicina, della prevenzione e della corretta alimentazione.
Due eventi specifici saranno dedicati al tema “Women and Science”, che entrerà nel palinsesto riservato alle donne nel marzo 2022, e al progetto di education/formazione sui temi di Expo, nato dalla collaborazione tra Fondazione Milano per Expo, Fondazione Politecnico e Padiglione delle Donne di Expo Dubai.
“A Dubai il Gruppo Bracco ha intenzione di portare il modello italiano di ricerca e innovazione nel comparto delle scienze della vita, presentando soluzioni vincenti in materia di salute, sicurezza e prevenzione, a iniziare dall’applicazione dell’intelligenza artificiale alla diagnostica per immagini”, afferma Diana Bracco, presidente e Cco del gruppo, che nel 2015 fu presidente di Expo 2015 spa e Commissario generale di Padiglione Italia.
“Se c’è una cosa”, aggiunge, “che tutti hanno imparato dalla terribile pandemia di Covid – 19 è che non bisogna mai smettere di investire in ricerca, perché solo la scienza può trovare i rimedi alle sofferenze delle popolazioni. Oggi, tra l’altro, stiamo vivendo con l’integrazione tra la biologia molecolare, le biotecnologie e il digitale una rivoluzione che cambia profondamente la medicina. E l’Italia di questa rivoluzione è un hub pulsante, avendo un network diffuso su tutto il territorio nazionale di valide strutture di ricerca pubbliche e private e di imprese innovative che sono la vera punta di diamante del nostro sistema industriale e rappresentano più del 10% del Pil”.
Per Paolo Glisenti , commissario italiano, "Bracco assicura alla partecipazione dell’Italia a Expo 2020 Dubai un fattore altamente dimostrativo delle migliori competenze italiane per la salute in un campo, per esempio quello della diagnostica per immagini, che è oggi fattore di grande innovazione nel modello multidisciplinare delle attività terapeutiche che il contesto della pandemia sta rendendo di importanza strategica per l’umanità“. (riproduzione riservata)