Yahoo, uno dei maggiori motori di ricerca di internet, sfugge all'ennesimo giro di vite cinese sul digitale e abbandona la grande piazza asiatica. La società ha infatti annunciato che i servizi di Yahoo "non saranno più accessibili ai clienti della Cina continentale dal primo novembre", citando un "ambiente commerciale e legale sempre più impegnativo". Così sul suo sito web della società ha indirizzato gli utenti di Yahoo e Aol mail ad altri collegamenti.
"Yahoo rimane impegnata per i diritti degli utenti e per un internet libero e aperto. Ringraziamo i nostri utenti per il loro supporto", si legge nel commento ufficiale della società. La mossa di Yahoo segue quella di Microsoft, che ha staccato la spina a Linkedin in Cina il mese scorso, segnando il ritiro dell'ultimo grande social network Usa nel Paese del dragone. A sua giustificazione Linkedin aveva citato un "ambiente operativo più impegnativo e maggiori requisiti di conformità in Cina".
Yahoo era entrato in Cina nel 1998, ma negli ultimi anni aveva notevolmente ridimensionato la sua presenza nel Paese, gestendo un'app meteo e alcune pagine che mostravano articoli di notizie in lingue straniere.
L'abbandono del motore di ricerca arriva mentre Pechino ha imposto nuovi freni alle sue società internet su aree che spaziano dai contenuti alla privacy dei clienti. L'ultima riforma è entrata in vigore proprio ieri: la nuova legge sulla protezione delle informazioni personali è pensata per proteggere la privacy dei dati degli utenti online. Il suo ritiro dalla Cina è in gran parte simbolico poiché diversi servizi di Yahoo e il portale web sono stati bloccati nel Paese dal Great Firewall e sono visibili solo attraverso l'adozione di Vpn. (riproduzione riservata)