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È aumentata del 33% la produzione di chip in Cina nel 2021

I circuiti integrati prodotti sono stati quasi 360 miliardi, contro i 260 miliardi del 2020, secondo le statistiche ufficiali che tuttavia non precisano quanta di questa produzione dipenda da società non cinesi. Nel giro di un paio d'anni il Dragone vorrebbe raddoppiare la sua quota nel mercato globale dei chip


18/01/2022 17:45

di Class Editori - Xinhua/Ceis

settimanale

La produzione cinese di circuiti integrati - compresi quelli prodotti da società straniere - è cresciuta nel 2021 del 33,3%, registrando un incremento doppio rispetto a quello del 2020. Lo ha riferito l'Ufficio nazionale di statistica di Pechino.

La Cina ha prodotto 359,4 miliardi di circuiti integrati nel 2021, con un aumento di un terzo rispetto all'anno precedente. Nel 2020 erano stati prodotti 261,3 miliardi di circuiti integrati, con un incremento su base annua del 16,2%.

I dati non consentono di capire quanti di questi circuiti, chiamati anche chip, sono stati prodotti da società non cinesi che hanno insediamenti produttivi in Cina, né il livello tecnologico di questi circuiti integrati, ma è noto che la Cina sconta un ritardo rispetto ad alcuni dei principali concorrenti regionali e globali su questo fronte, tra cui Taiwan, Sudcorea e Giappone.

Tuttavia l'incremento è un segnale dello sforzo impresso dal Paese per cercare di raggiungere l'autosufficienza sul fronte dei semiconduttori, alla luce della pesante crisi di fornitura di chip che ha colpito l'intera catena di valore globale e che non ha lasciato indenne neanche l'industria cinese.

Secondo un rapporto della Semiconductor Industry Association (SIA) diffuso nei giorni scorsi, la presenza della Cina nell'industria dei semiconduttori in termini di quota di mercato dovrebbe quasi raddoppiare entro il 2024 dal 9% del 2020 a oltre il 17%. (riproduzione riservata)


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