La svizzera BlueBotics, recente acquisizione del gruppo Zapi di Reggio Emilia con salde radici nella Motor Valley emiliana, ha stretto un accordo con la thailandese Planet T&S, specialista nell'automazione di fabbrica, finalizzata ad allargare il mercato Asean, oltre a quello cinese che Zapi presidia ormai da vent’anni. BlueBotics porta in dote a Zapi una sostanziale accelerazione delle soluzioni su misura per il mercato asiatico, in particolare per la Cina.
«La nostra navigazione con funzionalità naturali ANT continua a crescere in popolarità in tutta l'Asia, quindi rafforzando il nostro rapporto con Planet T&S contiamo di proseguire in questo trend di crescita, facendo leva sulla sua forte rete di clienti e l'esperienza diretta di sviluppo di AGV», ha spiegato Nicola Tomatis, esperto di robotica, alla guida di BlueBotics dal 2003, «e sono fiducioso che Planet T&S sia il partner giusto per aiutarci a espandere l'adozione di ANT attraverso il crescente ecosistema thailandese di produttori di veicoli automatizzati».
Fondata nel 1997 a Bangkok, Planet T&S ha maturato cinque anni di esperienza nel settore dei veicoli movimentazione merci a guida laser che ha venduto nel Paese in un'ottantina di esemplari. Quello con Planet è il quarto accordo che BlueBotics ha firmato negli ultimi tre anni, preceduto da accordi di distribuzione con MacPion in Corea, Altech in Giappone e Shanghai TONGPU Electronics in Cina.
Fondata nel 2001 la BlueBotics, che fattura circa 10 milioni di euro con 65 addetti ed è basata nel cantone di Vaud, è un punto di riferimento a livello mondiale nella navigazione naturale di veicoli a guida autonoma e robot mobili guidati, leader in un segmento che comprende più di 3.000 veicoli a guida ANT operanti in tutto il mondo.
«Diventare parte di Zapi Group, con la sua presenza globale e la sua portata di mercato, ci aiuterà ad espanderci in maniera più forte in tutto il mondo, permettendoci di relazionarci con nuovi potenziali partner e allo stesso tempo fornire un supporto più completo ai nostri clienti», ha sottolineato Tomatis, «le conoscenze del nostro team, i valori, l’attenzione per il cliente, sono perfettamente allineati con i principi di Zapi Group. E dal punto di vista del prodotto, le nostre tecnologie rappresentano un abbinamento perfetto».
«L’acquisizione di BlueBotics è una mossa strategica per Zapi Group che rafforza ulteriormente la nostra posizione nel settore, in rapida crescita, dei veicoli autonomi. Come fornitore di componenti per veicoli a guida autonoma, BlueBotics ci permette di risalire la value chain nella navigazione dei veicoli e nella gestione della flotta, ampliando la gamma di soluzioni che possiamo offrire ai nostri clienti», ha precisato Giannino Zanichelli, presidente di Zapi Group, alla guida insieme al direttore generale Federico Gatti.
L’acquisizione del 100% di BlueBotics, rilevando anche le quote del fondo Forestay Capital, è solo l’ultima della lunghissima serie di intuizioni “da pioniere”, focalizzate sulla mobilità elettrica che hanno portato l’imprenditore reggiano Giannino Zanichelli a creare Zapi Group.
Dal quartier generale di Poviglio, Zapi oggi controlla un network di aziende in USA (Garner, North Carolina), UK (Shropshire), China (Shanghai/Beijing), South Korea (Changwon), Brazil (San Paolo), India and Japan (Tokyo), che valgono oltre 550 milioni di euro di fatturato (erano 400 milioni nel 2020) in forte e costante aumento anno su anno insieme agli occupati, attualmente oltre 1.600 dipendenti dai 1.400 del 2020. L’ultima acquisizione, nel 2016, aveva portato nel gruppo Zapi la canadese Delta-Q.
In Cina, Zapi è attivo a Pechino con la fabbrica di motori e generatori di alta tensione e inverter di bassa tensione per applicazioni di movimentazione dei materiali, mentre a Shanghai sono insediati gli uffici commerciali, in fase di potenziamento in coincidenza con il trasferimento nella prestigiosa area del Tempio di Jing'an, il cuore pulsante degli affari della città.
Ad assistere Zapi è stato lo studio legale Freshfields Bruckhaus Deringer con un team guidato dal partner Luigi Verga, che ha curato gli aspetti corporate/m&a dell’operazione, supportato dal counsel Alessandro Di Giò e dall’associate Luca Feltrin per gli aspetti antitrust e Fdi. (riproduzione riservata)