Oltre 4,7 milioni di euro in prodotti made in Italy venduti in due ore su Tmall e 21 milioni di visualizzazioni. Sono i risultati di Ecco l'Italia, evento ideato da China Media Group con il sostegno dell’ambasciata d’Italia a Beijing e della Camera di Commercio Italiana in Cina. Si tratta del primo appuntamento di vendita in streaming dedicato ai prodotti italiani organizzato in Cina. L'occasione è il 50esimo anniversario dell’instaurazione delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi.
I marchi in vendita sono stati Moschino, Golden Goose Deluxe Brand, De’Longhi, Barilla, Acqua Panna, Marvis, Acqua di Parma, Rilastil. Negli ultimi due anni si è assistito a un rapido sviluppo delle vendite in streaming nella Repubblica popolare, modalità che ha promosso una nuova esperienza di consumo e hanno consentito di esplorare nuovi canali per i prodotti di qualità e con migliori servizi post-vendita. Quest’anno neppure il lockdown delle città ha influito sulle vendite in streaming, diventate al contrario una modalità assai importante per stimolare i consumi e promuovere la ripresa economica in Cina.
La promozione di Ecco l'Italia è stata affidata a due celebrità cinesi, Kang Hui, influente conduttore del China Media Group, e il migliore beauty influencer della Cina, Austin Li, conosciuto come Lipstick King, capace di vendere 15 mila rossetti in cinque minuti, e con un record di 2,28 milioni di yuan di cosmetici in un secondo.
“I prodotti made in Italy, non soltanto quelli di lusso ma anche i beni quotidiani come la pasta, sono espressione di un lifestyle. Sono la dimostrazione di una passione degli italiani per la vita", ripete Kang Hui, "Gli italiani sanno scoprire ogni bellezza della vita”. Gli fa eco Austin Li: "mi piacerebbe avere più occasioni per presentare al pubblico cinese il Made in Italy, sia moda, abbigliamento e altro"
L'auspicio degli organizzatori è che la vendita in streaming possa offrire un contributo agli scambi economici tra i due Paesi. “E’ un ottimo evento che aiuta la promozione dei prodotti italiani sul mercato cinese: alimentari, moda e in generale tutti i brand italiani", ha sottolineato l'ex sottosegretario al Commercio, Michele Geraci, "In Cina, l'online rappresenta più di un terzo del mercato. Il commercio elettronico è dunque una grande opportunità da sfruttare".
L'appuntato è stato organizzato nell'ambito terza edizione della China International Import Expo, inaugurata il 3 novembre a Shanghai, e che ha visto la partecipazione di quasi 50 aziende incluse nella lista Fortune 500. Le imprese italiane presenti sono 82, ha ricordato l'ambasciatore italiano Luca Ferrari. Uno sforzo notevole, ha aggiunto: “Sono tutte imprese presenti in Cina e che hanno partecipato con personale in loco", ha aggiunto il diplomatico, "Posso dire che si tratta di un'importante presenza da parte dell'Italia". Negli ultimi anni gli scambi economici e commerciali tra Cina e Italia hanno continuato a crescere. Secondo i dati delle Dogane cinesi, il volume dell'interscambio è stato di 54,8 miliardi di dollari (+1,2%) di cui 21,4 miliardi di e importazioni cinesi dall'Italia, con un incremento dell'1,7%.
Covid-19 è costato tra gennaio e settembre un calo del 4,5%. La Fiera dell'import si dovrebbe però rivelare un'importante piattaforma per ravvivare gli scambi. Su questo tema è intervenuto il capo dell’ufficio di Shanghai dell’Ice, Massimiliano Tremiterra. “La Ciie è un evento di straordinaria importanza che rafforza le relazioni economiche e politiche della Cina con il resto del mondo. Ritengo che queste attività collaterali ‘digitali’ possano contribuire a diffondere meglio il messaggio di questa manifestazione a tanti cittadini cinesi che non sono a Shanghai e che non hanno potuto essere presenti. Vi ringrazio per aver trasmesso questo messaggio di collaborazione economica a tutta la Cina.”
La vendita in streaming, organizzata nel Bund di Shanghai, è servita quindi a combinare assieme la Ciie con l'e-commerce. In controtendenza rispetto al calo delle vendite “off-line”, nel periodo più duro della pandemia, il commercio elettronico in Cina ha assistito a una forte crescita che lo ha reso un importante motore per la ripresa economica.
Nei primi tre trimestri dell'anno, le vendite al dettaglio attraverso canali e-commerce hanno superato gli 8mila miliardi di yuan (1.000 miliardi di euro), con un aumento del 9,7% su base annua. L’economia cinese è riuscita a crescere grazie allo sviluppo dell’e-commerce e nel frattempo ha continuato a ampliare l’apertura negli ambiti dell’economica digitale e di Internet, promuovendo la rapida espansione del commercio elettronico transfrontaliero assieme ad altri nuovi formati e modelli di business.
Tale azione testimonia la decisione della Cina di rendere il proprio gigantesco mercato da 1,4 miliardi di persone un mercato mondiale.“Questa è un’occasione unica per presentare quella che è la qualità italiana che è riconosciuta in tutto il mondo e si declina in tecnologia, gusto, innovazione e stile", sottolinea Giulia Gallarati, segretario generale della Camera di Commercio Italiana in Cina, "Con una piattaforma all’avanguardia che ci consente di raggiungere tanti amici cinesi che amano l’Italia.” (riproduzione riservata)