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Fondazione Italia-Cina, nasce l'Osservatorio sull'innovazione

Il centro servirà a tastare il polso dei progressi tecnologici nella Repubblica popolare. Opportunità per le imprese italiane nel campo della componentistica per l'auto elettrica, delle materie plastiche, dei nuovi materiali e della tecnologia per il fashion. I temi al centro dell'Innovation and Development Summit tenuto a Nanchino


02/04/2019 14:57

di Mauro Romano - Class Editori

Nasce l'Osservatorio sull'innovazione in Cina
Vincenzo Petrone

Partirà a breve il nuovo Osservatorio sull’innovazione della Fondazione Italia-Cina. “L’obiettivo è avere il polso di ciò che sta accadendo nella Repubblica popolare nel campo della tecnologia. Per le nostre aziende infatti la Cina è sia un competitor sia un partner con il quale collaborare”, spiega l’ambasciatore Vincenzo Petrone, direttore generale della Fondazione Italia – Cina, a margine dell’Innovation and Development Summit, organizzato a Nanchino. Un appuntamento seguito, sono stati circa 600 i partecipanti, segnale dell’attenzione che le imprese cinesi nutrono verso le controparti italiane.

L’intenzione è far diventare il forum un appuntamento annuale.  Tale progetto si lega al lancio dell’Osservatorio che dalla prossima estate potrà contare anche sulle antenne rappresentate dall’apertura di un ufficio della Fondazione a Pechino.

La scelta di Nanchino, sottolinea Petrone, non è casuale. L’antica capitale del Sud “sta sviluppando nelle sue vicinanze un hub della tecnologia e dell’innovazione, sede di centri di ricerca sull’auto elettrica e di particolare interesse dal punto di vista dalla componentistica”

Altri filoni di collaborazione sino-italiana possono esserci  nel campo delle materie plastiche, dei nuovi materiali e  nella tecnologia legata alla moda.  Non a caso il forum di Nanchino si pone in continuità con la recente presentazione a Milano della Xi’an International Fashion Town, l 'area all’interno della zona high tech della città che ospita i guerrieri di terracotta, dedicata allo sviluppo del settore moda all'insegna nell'innovazione industriale e ponendo al centro la collaborazione con l'Italia

“In Cina assistiamo a una straordinaria capacità delle start-up. Dal dibattito nel corso del forum è emerso come le start up cinesi attirano la meta delle risorse dei fondi di investimento globali che operano appunto sulle società innovative”, spiega ancora Petrone.  “Le nuova legge sugli investimenti esteri apre nuove opportunità. La nuova legislazione elimina infatti i trasferimenti  forzati di tecnologia. Tale obbligo era considerato un ostacolo agli investimenti. La normativa ora c’è e può incentivare le aziende a investire nella tecnologia cinese, occorrerà comunque monitorarne l’attuazione”


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