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Guerra dei chip, restrizioni in Cina all'uso di Apple e Huawei rilancia

Pechino avrebbe vietato ai funzionari pubblici, circa 53 milioni, di utilizzare lo smartphone americano, che in Cina ha il suo terzo maggior mercato. Intanto la casa cinese rilancia con uno smartphone, Mate 60 pro, dotato di un superchip, il più avanzato sul mercato di produzione nazionale


08/09/2023 14:58

di Serena Zagami - Class Editori

settimanale

Le restrizioni imposte da Pechino sull'uso degli iPhone da parte dei dipendenti del governo centrale si stanno estendendo anche ai governi locali e alle aziende statali. Lo scrive il Nikkei, dopo che la notizia diffusa due giorni fa dal Wall Street Journal del divieto di uso degli apparati Apple per i dipendenti di alcuni ministeri ha avuto un pesante contraccolpo borsistico sul gigante tech. Seocndo alcune stime i dipendenti pubblici in Cina rappresentano una platea di circa 53 milioni di persone.

Il titolo di Apple, dove ieri ha chiuso in calo del 3% dopo aver registrato già un tonfo del 4% mercoledì, ha quindi risentito pesantemente delle notizie, non confermate ufficialmente, che arrivano da Pechino.

La fonte delle notizie è la stampa americana, secondo il Wall Street Journal, la Cina avrebbe ordinato ai funzionari delle agenzie governative di non portare iPhone in ufficio o usarli per lavoro, mentre secondo Bloomberg News il divieto potrebbe diffondersi ad altre società statali e agenzie sostenute dal Governo.

Le restrizioni, che non sono ancora state confermate dal governo cinese, sollevano preoccupazioni sul fatto che i prodotti Apple potrebbero essere coinvolti nelle tensioni internazionali tra Stati Uniti e Cina. La Cina continentale, che include Hong Kong e Taiwan, rappresenta infatti il terzo mercato più grande di Apple ed è responsabile di circa il 18% del fatturato totale di 394 miliardi di dollari. È anche il luogo in cui viene assemblata la stragrande maggioranza dei prodotti Apple.

Intanto, a preoccupare i mercati è anche la crescente concorrenza nel Paese da parte di Huawei e del suo nuovo cellulare Mate 60 Pro. La settimana scorsa, diversi retailer cinesi hanno iniziato a prendere ordini per lo smartphone che è diventato nel giro di poco tempo uno degli argomenti di tendenza sui social media.

Il telefono parte da un prezzo di 6.900 yuan, ovvero circa 940 dollari, e utilizza un chip prodotto in Cina dalla filiale di Huawei, HiSilicon. I primi test suggeriscono che il telefono può accedere allo standard 5G, sebbene le specifiche fornite da Huawei non menzionino tale capacità.

Il nuovo chip sviluppato dalla cinese SMIC e inserito negli smartphone Huawei è considerato una svolta nella capacità del gruppo cinese di produrre apparecchi con semiconduttori all'avanguardia. Infatti il nuovo chip 5G denominato Kirin 9000 e sviluppato dalla Semiconductor Manifacturing International Corporation (SMIC), una compagnia parzialmente di proprietà dello stato cinese, sarebbe il primo in Cina a utilizzare la tecnologia più avanzata da 7 nanometri.

Al momento la tecnologia up-to-date è quella da 4 nanometri, usata nelle ultime versioni di iPhone della Apple, ma il nuovo iPhone 15 - che dovrebbe essere presentato a breve - dovrebbe contenere un chip da 3 nanometri sviluppato dal gigante taiwanese TSMC. (riproduzione riservata)


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