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Huawei-Ericsson alleate sulle concessioni delle licenze, anche per il 5G

Lungamente negoziato, prevede una collaborazione a lungo termine sulla concessione di licenze incrociate di brevetti (Patent Cross-Licensing Agreement) che coprono un'ampia gamma di standard per le tecnologie cellulari. Huawei potrebbe rientrare in gioco in Europa anche sul 5G?


28/08/2023 13:27

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

settimanale
Alan Fan, responsabile dell' Intellectual Property Department di Huawei

Huawei ed Ericsson hanno annunciato la firma di un accordo globale a lungo termine per la concessione di licenze incrociate di brevetti (Patent Cross-Licensing Agreement) che coprono brevetti essenziali per un'ampia gamma di standard per le tecnologie cellulari 3G, 4G e 5G. L'accordo copre le rispettive vendite di infrastrutture di rete e dispositivi consumer, garantendo a entrambe le parti l'accesso globale alle rispettive tecnologie brevettate e standardizzate.

«Siamo lieti di aver raggiunto un accordo di cross-licensing globale a lungo termine con Ericsson», ha dichiarato Alan Fan, Head of Huawei's Intellectual Property Department. «In qualità di principali contributori degli standard essential patent (SEP) per la comunicazione mobile, le aziende riconoscono il valore della proprietà intellettuale dell'altra, e questo accordo crea un ambiente brevettuale più forte. E dimostra l'impegno di entrambe le parti nel rispettare e proteggere adeguatamente la proprietà intellettuale».

Anche se in realtà si tratta del rinnovo di un accordo, come ha sottolineato Christina Petersson, Chief Intellectual Property Officer di Ericsson, l'annuncio è significativo perché rompe un prolungato silenzio sulle attività di Huawei nella telefonia cellulare, in particolare nelle forniture delle infrastrutture di base, bandite o osteggiate dall'amministrazione americana e dai principali governi europei, tra cui l'Italia, perché ritenute veicolo del governo cinese per l'acquisizione di informazioni sensibili.

Ma l'aspetto più interessante è che l'accordo, lungamente negoziato, prevede un approccio bilanciato alla concessione delle licenze. «Questo accordo dimostra l'impegno di entrambe le parti nel fatto che la proprietà intellettuale debba essere rispettata e ricompensata, e che le principali innovazioni tecnologiche debbano essere condivise nell'intera industria. Un approccio bilanciato alla concessione delle licenze garantisce che gli interessi sia dei detentori di brevetti che degli attuatori siano serviti equamente, promuovendo lo sviluppo sano e sostenibile dell'industria a beneficio dei consumatori e delle imprese in tutto il mondo» ha dichiarato Petersson.

«Il nostro impegno a condividere le innovazioni tecnologiche più importanti favorirà uno sviluppo sano e sostenibile dell'industria e fornirà ai consumatori prodotti e servizi più solidi», ha aggiunto Fan.

La multinazionale svedese è il principale concorrente occidentale di Huawei nelle forniture di infrastrutture per le reti per la telefonia cellulare, e ha beneficiato su molti mercati dei bandi imposti al gruppo cinese, che opera anche nella produzione di devices e smartphone, ma il cui core business sono le reti. Huawei è accreditata dagli analisti come la società attualmente più avanzata nella messa a punto degli standard del futuro (G6 e oltre).

Con l'attuale portfolio di contratti di concessione di licenze per la proprietà intellettuale (IPR), Ericsson stima che i ricavi delle licenze IPR per l'intero anno 2023 saranno di circa 11 miliardi di corone svedesi (SEK), poco meno di un miliardo di dollari.

Nel corso di diverse decadi, Ericsson è stato un importante contributore al 3GPP e allo sviluppo degli standard globali per la telefonia mobile. Il valore del portafoglio brevettuale di Ericsson, che comprende più di 60.000 brevetti concessi, è rafforzato dalla sua posizione di primo piano come fornitore di tecnologia 5G e dagli investimenti annuali di oltre 4 miliardi di dollari in ricerca e sviluppo (R&S). 

Negli ultimi 20 anni anche Huawei ha contribuito in modo determinante alla definizione degli standard ICT mainstream, tra i quali quelli per cellulari, Wi-Fi e codec multimediali. Nel 2022, Huawei è stata in cima alla classifica dei richiedenti dell'Ufficio Europeo dei Brevetti per numero di domande di brevetto depositate, con 4.505 domande.

Huawei è sia titolare che implementatore dei SEP e cerca di adottare un approccio equilibrato alle licenze. Con la concessione di licenze incrociate dei loro SEP, entrambe le aziende sono in grado di condividere e accedere a tecnologie chiave. Fan ha dichiarato: «Questo accordo è il risultato di intense discussioni che hanno garantito un'equa tutela degli interessi sia dei titolari dei brevetti che degli implementatori». (riproduzione riservata)


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