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Azienda Information Technology

Huawei, prende il via la seconda edizione di Acceleration for Change

Il programma è rivolto a startup, spinoff, pmi e Independent Softwar


27/04/2023 07:11

di Silvia Valente-Class Editori

Huawei

Prende il via la seconda edizione di Acceleration for Change, un programma pensato da Huawei, in collaborazione con Spici, e rivolto a startup, spinoff, pmi e Independent Software Vendor italiani che siano interessati a sviluppare prodotti, tecnologie, sistemi e processi innovativi negli ambiti del Cloud Computing, dell’Intelligenza Artificiale e del Machine Learning.

L’obiettivo finale di Huawei è riuscire a contribuire alla trasformazione digitale del sistema Paese e lo strumento non possono che essere le «startup che sono il futuro dell’economia, in quanto portatrici di un enorme potenziale che aspetta solo di essere espresso». Così ha dichiarato Wilson Wang, ceo di Huawei Italia.

Nella pratica, in sei mesi, alle aziende italiane selezionate saranno fornite tecnologie all’avanguardia, supporto tecnico e strategie di business, con un focus sull’internazionalizzazione. Il tutto per permettere alle imprese innovative di uscire dalla loro «limitata dimensionalità, perché non sempre piccolo è bello» spiega Vincenzo Lipardi, presidente di Spici. Infatti ad oggi il 90% delle startup italiane fattura meno di 500mila euro, il 92% dà lavoro al massimo a nove dipendenti e l’84% ha un capitale sociale inferiore ai 50mila euro.

I criteri di selezione

Per essere scelte per il programma Acceleration for Change le startup devono avere sede in Italia e proporre progetti (già sviluppati o in stadio prototipale) con applicazione nei settori Green&Blue Innovation, Smart Agriculture, Smart Health, Smart Port, Smart Mobility, Smart City, Cultural & Creative Industry.

Le soluzioni selezionate, tra quelle presentate entro il 30 maggio 2023, saranno quelle caratterizzate da solidità, sostenibilità, scalabilità e propensione all’internazionalizzazione, aggiungono Huawei e Spici.

Da precisare che qualsiasi progetto o prodotto resta comunque di proprietà dell’impresa che lo ha pensato e che non sussiste alcun obbligo per le imprese scelte di rimanere partner di Huawei in prospettiva futura. (riproduzione riservata)


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