MENU
Azienda Information Technology

I giganti dei chip si confrontano in Cina nelle due principali fiere

Computex 2024 aprirà martedì a Taipei con 4.500 stand di aziende di 36 paesi, mentre a Nanchino è in corso la World Semiconducter Conference con 200 espositori. Nella prima si parlerà soprattutto di intelligenza artificiale. A Nanchino partecipa anche Tsmc che nella città ha uno dei suoi maggiori stabilimenti


06/06/2024 16:21

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

settimanale
La fabbrica di Tmsc a Nanchino

Due fiere sono protagoniste in questi giorni nel mondo globale dei compiuter e dell'Intelligenza artificiale, la World Semiconducter Conference (WSC), che è stata inaugurata ieri a Nanchino, e il Computex 2024 che si tiene da martedì a Taipei. Mentre Cina popolare e Taiwan. Dal numero dei partecipanti ai due eventi, al momento la sfida lo sta vincendo il più piccolo dei due contendenti.

Computex, infatti, quest'anno è stato scelto infatti come contesto entro il quale i numeri uno del mondo dei semiconduttori si sfidano esi stimolano a vicenda. Inaugurata dal neo-presidente taiwanese Lai Ching-te (William Lai), ha come tema "Connecting AI" e vede la presenza di 1.500 aziende provenienti da 36 paesi, con 4.500 stand aperti.

Dal canto suo, il WSC di Nanchino si presenta alla sfida con un evento più dimesso quest'anno. Le restrizioni tecnologiche imposte dagli Stati uniti alla Cina hanno contribuito a indebolire il mercato cinese dei semiconduttori e diversi giganti americani preferiscono stare fuori dai riflettori in un momento, peraltro, delicato anche per le scadenze elettorali che incombono sulla vicenda americana.

La fiera - secondo il South China Morning Post - ha attirato poco più di 200 espositori, tra i quali la TSMC, il gruppo taiwanese, principale produttore mondiale di chip a contratto, Huawei e Tencent.

Lo scorso anno gli espositori erano stati 300 e anche il numero di visitatori sembra essere diminuito quest'anno, riflettendo un calo del mercato locale. Le vendite di semiconduttori in Cina sono calate del 14% nel 2023, il calo più forte di tutti i mercati del mondo, secondo la Semiconductor Industry Association (SIA) statunitense.

TSMC, che gestisce una fonderia capace di produrre chip logici di grado 16 nanometri a Nanchino dal 2016, ha rifiutato di partecipare ai forum o di commentare ai margini dell'evento a causa delle tensioni geopolitiche. A nanchino solo poche aziende straniere hanno deciso di esporre. Tra loro la sudcoreana Samsung Electronics, il fornitore britannico di IP per chip Arm, l'azienda statunitense di software di simulazione ingegneristica Ansys, STMicroelectronics ed Ericsson China. Altri espositori locali includevano la startup di unità di elaborazione grafica Biren Technologies e il principale produttore cinese di chip di memoria flash YMTC.

Pechino ha recentemente indicato ai produttori di auto del paese di dare priorità all'uso di chip prodotti in patria nelle loro forniture. La maggior parte delle applicazioni elettroniche per auto non richiede le tecnologie pià avanzate di produzione di chip. Ma questo rischia di porre un limite allo sviluppo hi-tech, peraltro in un momento in cui le compagnie cinesi si sono date a una corsa frenetica per l'intelligenza artificiale generativa.

Al Computex, Lai ha espresso la speranza che l'industria investirà insieme per trasformare il paese in una "AI Smart Island". Il governo garantirà una fornitura di energia stabile, costruirà supercomputer e continuerà a coltivare talenti per migliorare le capacità di intelligenza artificiale dell'isola.

«Dalla sua fondazione, Computex è stato al centro della rivoluzione globale del computing. Stiamo attraversando una grande trasformazione. Il paese possiede tecnologie avanzate di produzione di semiconduttori, si trova al centro della rivoluzione dell'intelligenza artificiale e occupa una posizione chiave nella catena di approvvigionamento globale» ha sottolineato James Huang, presidente del Consiglio del commercio estero di Taiwan (Taitra). (riproduzione riservata)

 


Chiudi finestra
Accedi