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L'esportazione di tecnologie Usa in Cina continua a crescere

Malgrado le tensioni tra Washington e Pechino il Dipartimento del Commercio statunitense continua ad approvare le richieste di esportazioni di tecnologie prodotte da multinazionali americane verso il colosso asiatico. Intanto la Cina riduce i titoli di Stato americani in portafoglio ai minimi dal 2010


17/08/2022 12:42

di Marcello Bussi - Class Editori

settimanale
Gina Raimondo, segretario Usa al commercio

Il viaggio della presidente della Camera Nancy Pelosi a Taiwan ha fatto salire alle stelle la tensione fra Cina e Stati Uniti. La scorsa settimana sono arrivate a Wall Street le richieste, separate, di delisting da parte di diversi colossi cinesi. Si tratta di PetroChina, China Life Insurance, Sinopec e Aluminum Corporation of China, la cui capitalizzazione complessiva si aggira attorno a 310 miliardi di dollari, circa la metà del valore di tutta Piazza Affari.

Il giorno di Ferragosto, inoltre, il Tesoro Usa ha annunciato che per il settimo mese consecutivo la Cina a giugno ha ridotto il suo portafoglio di titoli di Stato Usa a 967,8 miliardi di dollari, il livello più basso da maggio 2010, quando deteneva 843,7 miliardi. A maggio scorso Pechino deteneva 980,8 miliardi di dollari in titoli del Tesoro di Washington.

Le prime due economie del mondo sembrano quindi destinate quindi a ridurre notevolmente le loro relazioni economiche e finanziarie. Anche perché Washington ha identificato l'intensificarsi della concorrenza tecnologica con la Cina come una delle principali minacce alla sicurezza nazionale.

Eppure ieri il Wall Street Journal ha rivelato che il Dipartimento del Commercio Usa ha approvato quasi tutte le richieste di esportazioni tecnologiche verso la Cina registrando un aumento delle vendite di alcune tecnologie particolarmente importanti. Dei 125 miliardi di dollari totali di esportazioni verso la Cina nel 2020 il Dipartimento del Commercio ha richiesto una licenza per meno dello 0,5%. Di queste il Dipartimento ha approvato 2.652 domande, pari al 94%. Risultato: gli Stati Uniti continuano a inviare in Cina una serie di semiconduttori, componenti aerospaziali, tecnologie di intelligenza artificiale e altri articoli che potrebbero essere utilizzati per promuovere gli interessi militari di Pechino.

Alcuni esperti hanno ammonito che restrizioni più severe sulle vendite di tecnologia degli Stati Uniti alla Cina avrebbero un effetto boomerang perché alleati come Germania, Giappone e Corea del Sud si affretterebbero a colmare il vuoto dell'export Usa.

Affinché le restrizioni alle esportazioni siano efficaci «abbiamo bisogno che i nostri alleati abbiano gli stessi controlli», ha affermato Kevin Wolf, alto funzionario del Dipartimento del Commercio ai tempi dell'Amministrazione Obama. Tale coordinamento tuttavia potrebbe richiedere anni e altri sostengono che la politica ufficiale cinese, che cerca di cancellare le distinzioni tra il settore militare e quello privato, richiede una risposta immediata perché ha reso impossibile per gli Stati Uniti garantire che la tecnologia trasferita in Cina non finisca nelle mani dei militari. Un altro problema, ha affermato l'ex alto funzionario del Commercio Nazak Nikakhtar, è che una volta rilasciata una licenza gli Stati Uniti hanno poche capacità di garantire che la tecnologia non venga deviata verso il settore militare perché il governo cinese non consente ispezioni adeguate.

Intanto, secondo il Wall Street Journal, Pechino starebbe organizzando per il mese di novembre un tour del presidente Xi Jinping nel Sud-Est asiatico, dove avverrebbe un incontro a tu per tu con l'omologo statunitense Joe Biden. Xi avrebbe in programma di partecipare al vertice dei leader del G20 a Bali il 15-16 novembre, subito dopo la conclusione del congresso nazionale del Partito Comunista Cinese, che dovrebbe confermare la sua leadership per la terza volta consecutiva. A quel punto il presidente si dovrebbe recare a Bangkok, in Thailandia, per prendere parte al vertice della Cooperazione Economica dell'Asia-Pacifico. Il colloquio con Biden, hanno precisato le fonti, potrebbe essere organizzato a margine di uno dei due summit. (riproduzione riservata)


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