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L'Ice rilancia sulla digitalizzazione dell'export

Ice sta lanciando «l’idea di una fiera virtuale che permetterà di continuare il network nell’arco di tutto l’anno». Il progetto Fiera Smart 365 non vuole sostituirsi ai canali fisici, come potrà essere per esempio la partecipazione delle imprese italiane alla prossima Ciie, la Fiera internazionale dell’import a Shanghai, arrivata al suo terzo anno di vita e in programma dal 5 al 10 novembre prossimi.


08/06/2020 10:30

di Mauro Romano - Class Editori

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Carlo Maria Ferro, presidente Ice

Il ritorno alla normalità per l’export italiano passa attraverso il digitale e su questo il Paese sta già investendo. «La digitalizzazione e l’attenzione ad aiutare le pmi a utilizzare strumenti di marketing digitale era una nostra priorità anche prima del Covid», ha spiegato Carlo Maria Ferro, presidente dell’Ice, l’agenzia per l’internazionalizzazione delle imprese, intervenendo a «Esperienze da e per la Cina - idee per rilanciare il business», evento organizzato da Class Editori e da China Media Group. «Questo significa che bisogna pensare anche alle nuove infrastrutture, bisogna afferrare questa opportunità di trasformazione», ha aggiunto Ferro.

Per indirizzare le aziende verso questa nuova modalità, Ice sta lanciando «l’idea di una fiera virtuale che permetterà di continuare il network nell’arco di tutto l’anno». Il progetto prende il nome di Fiera Smart 365. L’iniziativa non vuole sostituirsi ai canali fisici, come potrà essere per esempio la partecipazione delle imprese italiane alla prossima Ciie, la Fiera internazionale dell’import a Shanghai, arrivata al suo terzo anno di vita e in programma dal 5 al 10 novembre prossimi.

Nell’ultima edizione, inaugurata dal presidente Xi Jinping, grande fautore dell’iniziativa, l’Italia, in qualità di ospite d’onore, si è presentata con 160 imprese e 6.300 metri quadri di esposizione, sui 300 mila a disposizione della fiera. Un buon viatico per farsi conoscere dalle controparti cinesi, tanto più che l’Expo di Shanghai nella pratica è un manifestazione campionaria dedicata agli esportatori internazionali per farsi conoscere dai consumatori del Dragone e quindi anche utile a riequilibrare la bilancia commerciale.

Quest’anno però l’appuntamento riveste un sapore diverso, essendo il primo e più importate dell’epoca Covid. Ma i cambiamenti sono già in atto. L’obiettivo del progetto Fiera Smart 365 è perciò quello di consentire ai visitatori una partecipazione da remoto e permettere alla manifestazione di vivere non soltanto per i quattro o cinque giorni dell’appuntamento fisico, ma lungo tutti i 12 mesi.

Per rilanciare il Made in Italy nel mondo dopo i colpi inferti dai colli di bottiglia delle filiere globali e dal calo dei consumi causati dalla pandemia, l’Agenzia guidata da Ferro intende inoltre fare leva sull’e-commerce e sulla promozione della grande distribuzione offline to online. Per questa ragione ha messo in piedi un programma di 59 iniziative in 28 Paesi con l’intento di favorire l’alfabetizzazione digitale delle piccole e medie imprese italiane e valorizzare i prodotti sulle piattaforme di marketing digitale. (riproduzione riservata)


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