Le autorità di regolamentazione finanziaria della Cina hanno chiesto ad Ant Group, il gigante del fintech controllato dal miliardario Jack Ma, di rifocalizzarsi sui pagamenti principali e correggere i problemi in aree in rapida crescita, quali i prestiti , le assicurazioni e la gestione patrimoniale.
Si tratta dell'ultima mossa in ordine di tempo per tenere a freno i colossi tecnologici del Paese. Lo scorso 3 novembre Pechino aveva bloccato la maxiquotazione di Ant sulle piazze di Hong Kong e Shanghai.
Le autorita' hanno contestato al gruppo della finanza digitale la sua condotta nei confronti di concorrenti e consumatori. nonché di vere una governance aziendale problematica.
Il comunicato emesso dalla People's bank of China, la banca centrale cinese ha fatto seguito a un incontro tenutosi sabato con Ant e le autorità di regolamentazione dei mercati finanziari della Cina.
Nel corso della riunione, i regolatori hanno presentato ulteriori richieste al colosso di Ma, tra cui salvaguardare i dati personali nella sua attività di credito, migliorare la governance aziendale e agire con prudenza nelle attività di servizi finanziari. Di fronte alle richieste, Ant ha dichiarato che si atterra' alle linee guida ed elaborera' un calendario e un piano d'azione.
Negli ultimi mesi, il governo di Pechino ha introdotto una stretta sulle piattaforme di fintech. Con le norme introdotte a settembre, Ant e altri conglomerati sono tenuti a costituire società di partecipazione finanziaria, una mossa che le ha costrette di fatto a raccogliere un capitale sostanziale per sostenere le attività finanziarie di loro proprieta' in settori quali pagamenti e prestiti.
Intanto l'altra creatura di Jack Ma, il gigante dell'e-commerce Alibaba, è al centro di una indagine antitrust per verificare se abbia abusato della sua posizione dominante sul mercato, mettendo in luce vecchie preoccupazioni secondo cui spingerebbe alcuni fornitori a operare servendosi solo delle sue piattaforme.
L'indagine, resa nota giovedì umenta la pressione sui giganti del tech cinesi, che hanno trascorso gran parte dell'ultimo anno a riprendersi dai tentativi dell'amministrazione Trump di impedire loro di accedere ai mercati e ai fornitori Usa. (riproduzione riservata)