Con l'aiuto di Simest, la finanziaria per l'internazionalizzazione del gruppo Cdp, Seco ha completato l'acquisizione di Fannal Electronics, l'azienda cinese focalizzata sulle tecnologie di interazione uomo-macchina, di cui aveva acquisito una partecipazione nel febbraio scorso. La società di Arezzo, specializzata nella miniaturizzazione dei computer embedded, ha chiuso l'operazione attraverso la sua controllata di Hong Kong.
Simest ha acquisito il 49% di questa società, per un importo pari a 3,5 milioni di euro, in aumento di capitale, soldi che serviranno per acquisire un ulteriore quota di Fannal Electronics, assicurando così agli italiani la maggioranza dell'azienda cinese.
L'investimento di Seco è finalizzato a un piano di sviluppo che prevede l’incremento della capacità produttiva, l’ampliamento della gamma prodotti per la realizzazione di schermi di dimensione fino a 32” e l’allargamento della presenza commerciale nei paesi dell'area Asia-Pacifico.
Da subito in piena operatività, il gruppo Seco-Fannal ha già deciso il raddoppio della superficie dello stabilimento produttivo in Cina e una crescita più che proporzionale della sua capacità produttiva.
La governance prevede che il fondatore di Fannal, Lesen Ding, continuerà a essere ceo e presidente, con il supporto di Ivan Brambilla nel ruolo di vice presidente e dei consiglieri di amministrazione Claudio Catania e Massimo Mauri, amministratori di Seco, e Zhou Yin Andy.
Dal punto di vista strategico, l'operazione Seco è un esempio significativo delle possibilità di una media impresa italiana di trovare un posizionamento strategico globale in Cina, facendo leva sulla politica di aiuti finanziari varata da Cassa Depositi e Prestiti.
In aprile 2018, infatti, il fondo FII Tech Growth, promosso da Cdp e gestito dal Fondo Italiano d'Investimento Sgr, aveva investito 10 milioni di euro nella società di Arezzo fondata in un garage alla fine degli anni 70 da due ragazzi, Daniele Secciani e Luciano Conti, compagni di scuola all'Istituto Tecnico della città toscana, per accelerare il percorso di crescita internazionale, sfociato con l'acquisizione di Fannal.
L'acquisizione consentirà a Seco di mettere a disposizione dei propri clienti, tra cui Cimbali, Esaote, Evoca e Technogym, il know-how di Fannal nelle tecnologie touch-screen.
«Con quest'acquisizione, investiamo in un'ottima azienda specializzata nella tecnologia dei display touch, componente importante per i nostri prodotti», ha commentato Massimo Mauri, ceo di Seco. «L'obiettivo di Seco è di rafforzare la supply-chain e costruire una piattaforma logistico-commerciale di gruppo nell’attrattivo mercato cinese», ha aggiunto.
Lesen Ding, che manterrà una quota di minoranza e continuerà a guidare l'azienda con il ruolo di ceo, ha detto di essere felice «di intensificare il rapporto con Seco, nostro partner di lunga data», e di guardare a quest'operazione «come l'inizio di una solida partnership volta ad accelerare la nostra crescita. Abbiamo la certezza di poter condividere con Seco la sua reputazione e le sue relazioni con clienti internazionali, mentre Seco potrà beneficiare delle rilevanti competenze tecniche di Fannal».
Seco produce, interamente in Italia, computer miniaturizzati e sistemi integrati per uso industriale e privato. Oggi conta circa 300 persone e nel 2018, per l'esercizio 2017-2018 chiuso il 30 giugno, ha registrato ricavi per 54,6 milioni di euro con un ebitda di 9 milioni di euro. Deloitte Financial Advisory e Deloitte Legal hanno rispettivamente contribuito come advisor finanziario e legale.