TikTok ha 325 milioni di utenti in Asia sud-orientale, di cui 125 nella sola Indonesia. Nella regione abitano 625 milioni di persone, di cui la metà ha meno di 30 anni. Il settore dell'e-commerce ha fatturato oltre 100 miliardi di dollari nel 2022. Sono questi i fondamentali dietro la decisione di Shou Zi Chew, amministratore delegato, di investire «miliardi di dollari» nella regione in questo segmento del business. La piattaforma social di video sharing cinese lanciata il 20 settembre 2016 vuole essere «eterogenea, inclusiva e sicura».

TikTok non sta attraversando un momento facile. Sempre di più sono i governi che stanno mettendo l'applicazione di ByteDance sotto la lente di ingrandimento per capire se l'uso dei dati che fa la piattaforma, in cui il governo cinese ha una presenza (peraltro dichiarata sul loro stesso sito), è lecito e non costituisce un problema di sicurezza nazionale. Belgio, Australia, Canada, per citarne alcuni, hanno vietato l'installazione dell'applicazione sui telefoni dei funzionari governativi mentre in India non è disponibile per l'intera popolazione.

Nonostante ciò, l'ad Shou Zi Chew ha annunciato in una conferenza a Jakarta un piano di investimenti del gigante dei social (con oltre 1 miliardo di utenti attivi) per l'Indonesia e l'intero sud-est asiatico anche se non sono state fornite specifiche indicazioni. Attualmente i dipendenti di ByteDance nella regione sono oltre 8.000.

L'Indonesia rappresenta da sola oltre la metà del volume del settore dell'e-commerce della regione (52 miliardi sui 100 complessivi). Nel corso degli anni TikTok ha collaborato con oltre 5 milioni di piccole e medie imprese indonesiane e correntemente 2 milioni di attività usano i servizi pubblicitari e commerciali della piattaforma per piazzare i loro prodotti sul mercato. Le uniche specifiche rivelate dall'ad sono che nei prossimi 3 anni «Tiktok investirà 12,2 milioni di dollari per aiutare oltre 120.000 di piccoli business indonesiani».

I progetti prevedono lo sviluppo di connettività internet nelle zone meno servite e lo sviluppo di programmi per diffondere le digital skill. Secondo il canale Cnbc la piattaforma avrebbe facilitato 600 milioni di dollari di transazioni nel 2021 e 4,4 miliardi nel 2022 nel sudest asiatico. Cifre elevatissime e in forte crescita (7,3 volte anno su anno) ma non paragonabili a quelle dei più stabiliti competitor come Tokopedia, Shopee e Lazada. L'obiettivo globale, secondo Bloomberg, è quello dei 20 miliardi per il 2023.

La valutazione di ByteDance è stata per molti anni difficile da quantificare. Secondo Crunchbase l'azienda ha raccolto 9,5 miliardi di dollari da venture capitalists. Fonti diverse riportano dati contrastanti: secondo il South China Morning Post, nel 2021 ByteDance era valutata oltre 400 miliardi di dollari. Per Forbes invece, il picco sarebbe stato oltre i 500 miliardi di dollari. Dopo meno di 2 anni, nel marzo del 2023 una transazione sul mercato secondario la valuterebbe invece 220 miliardi. Che si deduce dalle quote acquistate da G42, un'azienda di AI controllata dallo sceicco Tahnoon bin Zayed Al Nahyan degli Emirati Arabi Uniti.

Poco dopo, riporta Bloomberg, un altro fondo avrebbe acquistato una quota del capitale per 225 miliardi di dollari. Dato il recente rimbalzo delle azioni tecnologiche, è ragionevole supporre che anche la valutazione di ByteDance sia considerevolmente più alta ora. Il colosso dei social media è profittevole e sta già distribuendo capitale agli azionisti. Nell'aprile 2023 ha coinvolto i dipendenti in un'operazione di buyback interno.

In questo modo, TikTok può avvantaggiarsi dei benefici della retribuzione dei dipendenti in azioni proprie pur non essendo quotata. Il cfo ha detto in passato che l'azienda non ha alcuna intenzione di quotarsi anche se un eventuale spin-off della divisione Usa potrebbe essere necessario a seguito dei sospetti circa l'uso dei dati. (riproduzione riservata)