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Zhao (Honor), sarà rivoluzione con 5G e AI negli smartphone

Il presidente di Honor, brand di Huawei, spiega i trend alla base del boom di vendite. Gli schermi pieghevoli modificheranno l’immagine di smartphone, tablet e pc. Ma intelligenza artificiale e internet delle cose trasformeranno abitudini e intere industrie


01/03/2019 11:04

di Davide Fumagalli - Class Editori

zhao
George Zhao, numero uno di Honor

La società di consulenza Gartner ha rilevato nel suo ultimo report che tra i top 5 globali,  Samsung, Apple, Huawei, Oppo e Xiaomi, solo Huawei ha registrato un’impennata nelle vendite di smartphone, nell’ultimo trimestre dello scorso anno, segnando una crescita del 37,6%, con 60 milioni di unità vendute.

Nello stesso trimestre Apple ha venduto 64.5 milioni di iPhone, in discesa del 11,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, e Samsung è calata del 4,4% , pur continuando ad occupare la prima quota del mercato globale con un 17,3%, seguita da Apple per un 15,8% e Huawei a 14,8%. Nel 2018 la vendita globale di smartphone è cresciuta a 408.4 milioni di unità, soltanto del 0,1% rispetto all’anno precedente. 

«La domanda di smartphone entry-level e con un prezzo medio è rimasta forte sui mercati, ma nell’ultimo trimestre del 2018 la domanda di smartphone di lusso ha continuato a scendere,» ha spiegato Anshul Gupta, direttore della ricerca alla Gartner.

La conferma  arriva anche dal mercato italiano dove la  crescita del 400% di quota di mercato messa a segno nel 2018 ha permesso a Honor, brand di Huawei, di imporsi al quarto posto in Italia e al quinto in Uk.

Un successo festeggiato a fine gennaio con un restyling del brand e con il lancio di uno smartphone, il View 20, che ha introdotto per primo il display con buco per fare posto alla fotocamera frontale ed eliminare così barre superiori a vantaggio del rapporto tra superficie totale e schermo così come dell’eleganza.

Honor guarda alle prossime sfide, dai display pieghevoli sino all’effetto dirompente che avrà l’applicazione massiva di tecnologie come 5G, intelligenza artificiale e internet delle cose, come ha spiegato il presidente, George Zhao nell’intervista concessa a MF-Milano Finanza.

D. Alcuni operatori hanno espresso una certa preoccupazione per il ritardo nello sviluppo di un ecosistema di dispositivi, come i sensori che abilitano l’Internet delle cose (IoT), fondamentali per il decollo del 5G. Cosa ne pensa?

R. Tecnologie come le reti 5G, l’Internet delle cose e un’applicazione massiva dell’intelligenza artificiale hanno la potenzialità di rivoluzionare il nostro mondo. Se pensiamo solo al settore automotive, la velocità di risposta delle reti 5G, unita alle potenzialità dell’intelligenza artificiale, è superiore agli stessi riflessi umani, con tutto quello che ne consegue. In futuro non avremo solo lo smartphone come interfaccia tra il mondo fisico e quello digitale.

D. Che ruolo avrà l'applicazione l’intelligenza artificiale?

R. L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando ogni cosa. Negli smartphone i primi effetti si sono visti nella fotografia, dove l’AI è in grado di impostare automaticamente i parametri di scatto come farebbe un professionista, o stabilizzare il video meglio di quanto è in grado di fare una fotocamera professionale. Presto aiuterà anche a gestire le app, trovando automaticamente il ristorante più vicino che rispecchia di più i miei gusti e le mie preferenze. Non lo sceglierà al posto mio, ma mi farà risparmiare tempo. (riproduzione riservata)

D. Le nuove reti di telecomunicazione 5G sono state tra le protagoniste del Mobile Congress che si sta svolgendo a Barcellona. Crede che i consumatori siano pronti per una rapida adozione di questi servizi?

R. Le reti 5G costituiscono un grande passo avanti rispetto a quelle attuali, portando con sé miglioramenti persino superiori al passaggio avvenuto tra quelle 3G e le attuali 4G. Non solo si avrà la possibilità di scaricare interi film in pochi secondi, ma anche abilitare servizi basati su realtà aumentata e realtà virtuale oggi impensabili.

D. Che ruolo avrà Honor in questo nuovo mondo?

R. Per il momento siamo focalizzati sugli smartphone e sui dispositivi connessi e porteremo in Italia anche la nostra linea di notebook. Per il resto preferiamo collaborare con gli altri player, così come stiamo facendo nel campo della domotica.

 D. Accanto al 5G, anche gli schermi portatili hanno affascinato tutti. Saranno una vera rivoluzione?

R. I display pieghevoli sono una grandissima innovazione, capaci di cambiare non solo il settore degli smartphone ma anche quelli di tablet e pc. Siamo agli inizi e occorre lavorare ancora a problemi come i possibili graffi agli schermi, ma ancora di più capire come sfruttarli al meglio.

D. L’ultima analisi di Gartner ha fotografato un mercato degli smartphone in calo per volume ma in crescita a valore. Come vi state posizionando in questo scenario?

R. La fotografia è corretta e va ricondotta alla posizione centrale dello smartphone nella vita quotidiana. Gli ultimi dati vedono un uso medio tra i giovani, nostro target, di 4 ore in Italia e addirittura 5-6 in Cina. Per questo motivo è importante offrire non solo innovazioni tecnologiche, come abbiamo sempre fatto, ma anche curare l’esperienza utente.


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