Atlantia cerca di rafforzare la propria presenza nel Subcontinente indiano. Il gruppo è infatti in gara per gli asset infrastrutturali del gruppo Il&Fs. La holding della famiglia Benetton sarebbe in pole position assieme ai singaporiani di Cube Highways nel processo di aggiudicazione, ancora in corso, per le infrastrutture messe in vendita dal governo indiano, entrato in scena avvalendosi della legge che regola le attività di interesse pubblico, quando, nel 2018, Il&Fs è andata in default finanziario. Sono infatti loro le offertà più alte presentate perl le infastruttura, almeno secondo quanto riportato dalla stampa economica, locale.
Il gruppo guidato da Carlo Bertazzo si è mosso già dalla scorsa estate presentando offerta attraverso la controllata locale, Indian Infrastructure Development. La sezione oggetto di interesse è la Pune-Solapur II, nello stato del Maharashtra. Si tratta di 100 chilometri di strada a due corsie in concessione fino al 2031 che costituiscono il proseguimento di una sezione lunga 110 chilometri già in mano alla holding in quote paritetiche assieme al gruppo Tata. L’infrastruttura vanta un ebitda di circa 15 milioni di euro.
L’interesse di Atlantia per l’espansione in India data almeno un decennio. Per quanto riguarda gli asset di Il&Fs i primi contatti risalgono invece all’autunno di due anni fa. Già a settembre del 2018 infatti la stampa economica del Subcontinente rilevava l’interesse per le autostrade del gruppo indiano, in difficoltà economiche, il cui valore era dato attorno agli 1,2 miliardi di dollari.
Atrlantia punta sul fatto che il governo ha in programma da tempo di costruire 50 mila chilometri di strade veloci nei prossimi 5 anni e ha stanziato solo per quest'anno ben 22 miliardi di dollari su questo capitolo di spesa.
Questo piano di investimenti ha attirato anche l'attenzione di Anas International Enterprise, la divisione estera di Anas, che ha in essere un memorandun of understanding con le autorità dell’Andhra Pradesh, uno degli Stati più grandi nel Sudest del paese, per la progettazione, costruzione e gestione del raccordo anulare della capitale Amaravati, un’opera di 90 km a 12 corsie.
Parallelamente sta partecipando all’acquisizione di contratti di Design&Build e O&M sempre nello stesso Stato, che ha lanciato un imponente programma infrastrutturale nell’ambito dei trasporti urbani ed extraurbani in vista della costruzione della nuova capitale. Anas Tec, controllata da Aie, ha anche sviluppato una roadmap per le attività commerciali nello Stato.(riproduzione riservata)