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Pechino investe altri 60 miliardi sulla B&R, ma su progetti piccoli

Al terzo forum sulle Vie della Seta, il presidente Xi Jinping ha rilanciato l'iniziativa inaugurata 10 anni. Ma ha specificato che saranno varati progetti piccoli ma intelligenti e incentrati sulle persone. Molto ridimensionati i prestiti cinesi all'Africa


18/10/2023 18:30

di Antonio Moscatello (Aska News)

settimanale
Pechino, il padiglione del terzo forum sulla Via della Seta

Xi Jinping non rinuncia all'Iniziativa Belt and Road, un vettore della geopolitica cinese da lui voluto con la prospettiva di riaprire le antiche "vie della seta" e restaurare l'antica centralità cinese nell'Eurasia. Ma le idee grandiose d'un tempo oggi appaiono ridimensionate, come meno brillante e rapida è la crescita dell'economia di Pechino. E così, il presidente cinese oggi ha chiarito che i futuri progetti della Belt and Road saranno "piccoli ma intelligenti" e orientati al mercato.

Xi ha parlato in un discorso ai leader e agli uomini d'affari stranieri riuniti a Pechino, proponendo di migliorare la connettività attraverso l'integrazione di porti e rotte marittime e terrestri tra Asia ed Europa. "La cooperazione Belt and Road è passata a un'altra fase: dal disegnare i contorni abbiamo progredito al riempire i dettagli", ha detto Xi ai delegati nella Grande Sala del Popolo, celebrando i 10 anni del programma. "Siamo ora impegnati nel lancio - ha detto il leader cinese - di un gran numero di progetti esclusivi e programmi 'piccoli ma intelligenti' incentrati sulle persone."

Ad ascoltarlo erano presenti un migliaio di personalità, tra le quali una ventina di capi di stato e di governo. Ma quello che certamente ha spiccato di più è stato Vladimir Putin, il leader russo che ormai esce poco dal territorio della Federazione dopo l'inizio del conflitto ucraino e il mandato di arresto spiccato dalla Corte Penale Internazionale. Con lui Xi ha avuto a margine un bilaterale.

Il terzo summit Belt and Road viene in un momento di rallentamento della crescita cinese e questo ha posto dubbi sulla capacità di Pechino di continuare ad alimentare il programma. Secondo i dati compilati dal Global Development Policy Center dell'Università di Boston, i prestiti cinesi all'Africa - uno degli obiettivi principali di Belt and Road - sono diminuiti in modo significativo e sono scesi al di sotto dei 2 miliardi di dollari nel 2021 e nel 2022.

A questo vanno aggiunti i dubbi di diversi paesi che hanno aderito al programma, ma poi si sono interrogati sull'impatto che il debito nei confronti di  Pechino può avere sulla loro sovranità e prospettive economiche future. Inoltre il contesto geopolitico maggiormente polarizzato ha messo in discussione le relazioni, tanto che un paese come l'Italia - unico membro del G7 ad aver firmato un memorandum d'intesa con Pechino per aderire all'iniziativa - potrebbe non rinnovarlo alla sua scadenza a fine anno.

Xi però non ha alcuna intenzione di mandare in cantina questo progetto. La settimana scorsa Pechino ha diffuso un libro bianco sul programma intitolato "L'Iniziativa Belt and Road: un pilastro-chiave della comunità globale di un futuro condiviso".

In questo documento è precisato che Belt and Road continuerà a essere parte della strategia generale di Pechino e che "la Cina è pronta ad aumentare il suo apporto di risorse nella cooperazione globale". Inoltre, alla vigilia del forum, Xi ha ospitato un banchetto BRI durante il quale ha promesso: "Dobbiamo intraprendere con slancio ed entusiasmo il nuovo viaggio verso un altro decennio d'oro".

Secondo la Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma (NDRC), la principale agenzia di pianificazione economica del paese, a giugno la Cina aveva firmato più di 200 accordi di cooperazione con 152 nazioni e 32 istituzioni internazionali in cinque continenti nell'ambito dell'iniziativa. Dal 2013 al 2022, gli investimenti cumulativi bilaterali tra la Cina e i paesi partner hanno raggiunto i 380 miliardi di dollari, di cui 240 miliardi di dollari provengono dalla Cina.

Xi ha oggi annunciato che la China Development Bank e la Export-Import Bank of China istituiranno strumenti di finanziamento per 350 miliardi di yuan (48 miliardi di dollari), insieme a un'iniezione di 80 miliardi di yuan (11 miliardi di dollari) nel Fondo della Via della Seta per sostenere progetti "sulla base del mercato e del funzionamento degli affari."

Il presidente cinese ha insistito ancora sul fatto che Belt and Road è un'iniziativa incentrata sul reciproco vantaggio e che si oppone alla concezione del mondo basata sui blocchi, alla coercizione economica, alla spinta al disaccoppiamento economico.

Un richiamo che ha una presa sul Sud globale, rispetto a un Occidente visto come arroccato attorno agli Stati uniti in una fase di intensa tempesta geopolitica. (riproduzione riservata)


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