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Record per il trasporto dei container. Noli oltre i 10mila dollari

Per la prima volta da almeno un decennio la tariffa per il trasporto via mare di container da 40 piedi dalla Cina (Shanghai) all’Europa (Rotterdam) ha superato nei giorni scorsi i 10 mila dollari, +3,1% rispetto alla settimana precedente, ma soprattutto +485% rispetto a un anno fa. Le stesse tariffe si registrano anche per le spedizioni fra Estremo Oriente e Italia


04/06/2021 18:43

di Nicola Carosielli - Class Editori

settimanale

Per la prima volta da almeno un decennio la tariffa per il trasporto via mare di container da 40 piedi dalla Cina (Shanghai) all’Europa (Rotterdam) ha superato nei giorni scorsi i 10 mila dollari, +3,1% rispetto alla settimana precedente, ma soprattutto +485% rispetto a un anno fa.

Le stesse tariffe si registrano anche per le spedizioni fra Estremo Oriente e Italia secondo gli ultimi dati del Drewry World Container Index. Si tratta di nuovi record, tanto più evidenti se si considera che le rate di nolo tra 2016 e 2020 non avevano mai superato i 3.000 dollari. Un trend simile è stato riscontrato anche da Xeneta, società di analisi che raccoglie indicazioni da caricatori e spedizionieri: il benchmark globale risulta essere cresciuto del 34,5% nei primi cinque mesi del 2021, con incrementi tariffari su tutte le rotte più importanti.

Tra le ragioni alla base dei maxi rincari la scarsa disponibilità di container da 20 e 40 piedi e la scarsa puntualità (quindi minore frequenza) delle linee operate, nonché la congestione in alcuni porti che contribuiscono a ridurre l’offerta di stiva disponibile. «Tra la forte ripresa dei consumi e il restocking in atto da parte delle imprese, le discontinuità che hanno avuto origine dal blocco del canale di Suez lo scorso marzo e dalle congestioni portuali stanno causando ritardi e costi maggiori per i caricatori, mentre i carrier si godono i loro profitti vertiginosi», scriveva nei giorni scorsi Bloomberg.

L’ultimo numero del report settimanale Sunday Spotlight elaborato dalla società di consulenza Sea-Intelligence analizza anche l’andamento dei noli spot per il trasporto via mare di container sulle rotte commerciali Asia-Stati Uniti costa ovest e Asia-Nord Europa per capire il loro impatto sugli importatori di vari beni di consumo. L’analisi ha preso in esame i noli per le spedizioni di container da 40 piedi basando le stime su dati Ocse e confrontandoli con una media di quattro dei più noti indici di noli spot (Xsi, Scfi, Fbx e Wci). Il nolo medio spot è di 11.300-12.300 dollari per ogni container per il trasporto Asia-Europa (tariffa base più vari sovrapprezzi applicati) e di 7.000-10 mila dollari per container fra Asia e Stati Uniti.

Le più colpite tra le varie categorie merceologiche analizzate sono mobili assemblati, dove l’incidenza del nolo marittimo rappresenta fino al 62% del valore al dettaglio della merce trasportata. La condizione attuale si dimostra critica anche per chi deve spedire via mare elettrodomestici: per i grandi prodotti l’incidenza arriva fino al 41% del valore del carico mentre per gli strumenti più piccoli fino al 27% del valore al dettaglio. Costa caro, rispetto al valore della merce (più del 20%), anche il trasporto via mare di merci come parti di ricambio per l’industria automotive e i giocattoli di bassa qualità.

Sea-Intelligence sottolinea che ovviamente i grandi esportatori e importatori beneficiano per molte spedizioni di accordi di lungo termine con le compagnie di navigazione a tariffe predeterminate per cui godono di condizioni economiche meno onerose rispetto alla media sul mercato spot attuale. «In generale è evidente che un numero crescente di caricatori non sarà in grado di sostenere la propria attività con noli così cari», conclude Sea-Intelligence. Non a caso per talune merceologie si stanno ridisegnando le catene logistiche sia per quanto riguarda gli approvvigionamenti che per la distribuzione nei mercati di destinazione finale. (riproduzione riservata)


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