Il porto di Trieste rafforza il collegamento con Norimberga. Il servizio che collega il Terminal Samer Seaport dall’infrastruttura italiana e il terminal intermodale Tricon nella città tedesca, gestito dal Gruppo Bayernhafen, si consolida raddoppiando le sue frequenze di circolazione, che passano da 1 a 2 per settimana. Da novembre 2020 ad aprile 2021, le unità movimentate sono state 1400, con un risparmio nel periodo di circa 1200 ton di CO2 e di 3266 kg di ossidi di azoto.
Fattore chiave di questa crescita, è la collaborazione consolidata tra Alpe Adria, società che si occupa dello sviluppo dei servizi di trasporto intermodale del sistema logistico dello scalo giuliano, e DFDS, gruppo danese leader del trasporto Ro-Ro.
Il collegamento "mira a definire performance efficienti attraverso un modello di produzione ferroviaria flessibile implementato in cooperazione con Merci Italia Rail, principale impresa ferroviaria nazionale”. Con il servizio, infatti, vengono movimentate unità intermodali con merce time-sensitive che, una volta sbarcata a Trieste dalla Turchia, necessitano di arrivare a destino nei tempi più brevi possibili. Prossimo step sarà quello di attirare e gestire sul corridoio volumi di container che sbarcano a Trieste con le mega navi delle principali shipping lines provenienti dall'Estremo oriente
“Il nostro sistema logistico è in grado di rispondere alla domanda, attraverso il costante sviluppo del network intermodale”, spiega Zeno D’Agostino, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale. "Con l’aumento della capacità ferroviaria, nel 2025 potremo garantire la movimentazione di quasi tre volte quella attuale grazie al potenziamento dell’impianto ferroviario”.
Intanto, il porto di Trieste rafforza le sue funzioni di integrazione logistica verso l’entroterra del Friuli Venezia Giulia. Dopo il recente avvio del nuovo terminal multipurpose HHLA-PLT, e le operazioni di connettività sulla rete ferroviaria primaria e internazionale con oltre 200 milioni di euro di investimento congiunti con RFI, l’Autorità di Sistema Portuale sta portando avanti un concept che mira ad estendere alcune funzioni portuali alle aree degli interporti regionali.
È stato avviato nei giorni scorsi un progetto pilota che collegherà temporaneamente il molo V dello scalo giuliano all’interporto di Cervignano, che diventerà “banchina temporanea” per un nuovo test su due servizi ferroviari internazionali già attivi sullo scalo: Norimberga-Trieste (in arrivo) e Trieste-Karlsruhe (in partenza). Il primo test ha visto partire sabato il treno da Norimberga con la nuova sosta presso l’impianto di Cervignano e l’arrivo odierno al molo V del porto di Trieste, grazie alla collaborazione con Mercitalia Rail, principale impresa ferroviaria nazionale. La seconda fase di test si sperimenterà invece su un collegamento in partenza dal molo V in direzione Karlsruhe, con il supporto di Adriafer, gestore unico di manovra e impresa ferroviaria di short-haulage dello scalo giuliano.
Anche questo treno sosterà nell’impianto di Cervignano per ripartire il giorno successivo in direzione della Germania con Eccorail, impresa ferroviaria austriaca di punta che da pochi mesi ha iniziato a operare diversi servizi ferroviari sul porto di Trieste. (riproduzione riservata)