«Negli ultimi quattro anni siamo cresciuti fortemente con Ansaldo Energia. Insieme abbiamo più di cinquanta ordini nel mondo e dodici impianti sono già in funzione,» ha precisato questa mattina He Lei, assistente del responsabile Power Generation di Shanghai Electric, nel corso del Workshop sull'energia in corso a Palazzo Barberini, a Roma, in occasione del Business Forum Italia-Cina.
L'alleanza tra uno dei gioielli della meccanica italiana, conosciuta e apprezzata nel mondo per le sue turbine, e il colosso cinese dell'elettrictà, socia di Ansaldo al 40% è una delle più riuscite sul piano del business nelle relazioni d'affari sino-italiane, grazie anche alle capacità, anche diplomatiche, di Giuseppe zampini, ceo di Ansaldo, uno dei principali fautori deli successi dell'azienda genovese.
La combinazione virtuosa tra la qualità della produzione italiana e la forza commerciale del gruppo cinese stanno portando lungo la Via della Seta le grandi turbine genovesi nel mercato cinese e in particolare nel nord del paese ai confini con la Russia dove si stanno sviluppando i giganteschi gasdotti che portano il gas russo in Cina.
Lo scorso novembre a Shanghai le due società avevano firmato hanno firmato un contratto da 60 milioni di euro per la fornitura della prima turbina a Gas di classe H GT36 destinata alla centrale cinese di Minhang, un distretto di Shanghai, da 800 MW gestita dalla maggiore utility operante nel campo dell’energia nell’area di Shanghai e controllata da SPIC (State Power Investment Company), una delle cinque più grandi utility elettriche in Cina.
Il totale di contratti firmati per le 50 turbine a gas ha un valore che supera il mezzo miliardo di euro. La partnership cinese ha spalancato a una delle eccellenze italiane nel mondo l’opportunità di vendere i propri prodotti in Cina uno dei principali mercati per la generazione di energia, che occupa quasi il 20% del mercato globale per la produzione di elettricità con tecnologie che utilizzano turbine a gas.
Ma quelle dell’azienda genovese sono turbine destinate anche al mercato asiatico per un totale di ordini di 300 milioni di euro. «In questo mercato competitivo, insieme al nostro partner cinese, siamo riusciti ad aggiudicarci diversi ordini in questi ultimi anni. Nel frattempo il team di Shanghai Electric sta lavorando con Ansaldo Energia per migliorare la tecnologia e i prodotti,» aveva ammesso Chen Xuewen, responsabile per lo sviluppo strategico dei mercati asiatici, in occasione della presentazione del gigantesco rotore della prima turbina a gas GT36 prodotta a Genova che verrà installata a Minhang.
Tra i mercati, fuori dalla Cina, dove i due gruppi stanno collaborando ci sonoo Serbia e Pakistan. Un anno fa le due società hanno siglato un accordo da 40 milioni di euro per la fornitura di turbine e generatori alla centrale a ciclo combinato di Pancevo, in Serbia, uno dei Paesi europei al centro della Belt and Road Initiative. E fa parte dei cosiddetti Belt and Road agreement anche l’intesa per sviluppare un progetto in Pakistan, nel quale Shanghai Electric Power partecipa in qualità di investitore e Shanghai Electric, insieme ad Ansaldo Energia, come fornitore dei macchinari e dei principali componenti per la realizzazione dell’impianto.
Il Pakistan, da anni alle prese con continui black out e distacchi di energia, è destinato a diventare uno dei mercati più importanti dell’Asia centrale, espandendo le attività nel comparto gas e nella gestione delle risorse idriche.