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Azienda Manifatturiero

Aquafil rilancia le sue fibre riciclate puntando sulla Cina

Giulio Bonazzi, patron e ceo della società di Trento leader internazionale nella produzione di fibre sintetiche riciclate da scarti di materiali in nylon ha a nnunciato un piano di investimenti triennali che farà perno, tra l'altro, sulla produzione in Cina


12/09/2024 17:57

di Alice Merli - Class Editori

settimanale
Giulio Bonazzi, ceo di Aquafil

Asia Pacifico e Stati Uniti, ma soprattutto il potenziamento dello stabilimento in Cina, a Jiaxing, che è già il più grande del settore in Asia: con questi obiettivi Giulio Bonazzi, patron e ceo di Aquafil, la società di Trento leader internazionale nella produzione di fibre sintetiche riciclate da scarti di materiali in nylon, reti da pesca in particolare, punta a contrastare la temporanea debolezza del mercato con un coraggioso piano di investimenti triennale da 40 milioni di euro.

Dopo aver archiviato un semestre con ricavi per 288,1 milioni (-7,4%) e aumentato le perdite nette a 6,1 milioni rispetto al rosso di 4,1 dello stesso periodo del 2023, Bonazzi ha svelato i dettagli del nuovo piano industriale 2024-26, che sarà supportato da un aumento di capitale di 40 milioni con l’approvazione dell’assemblea degli azionisti, convocata per il prossimo 10 ottobre.

Nel triennio sono previsti investimenti dai 90 ai 100 milioni, di cui 30-35 ordinari e i restanti per aumentare e ottimizzare la capacità produttiva e per lo sviluppo di innovazioni di prodotto. Come già emerso dai risultati del semestre, la società si attende un ebitda di 65 milioni per il 2024, per il 2025 tra 80 e 87 milioni e per il 2026 tra i 90 e i 96 milioni.

«Non siamo ancora pienamente soddisfatti ma siamo molto vicini al nostro obiettivo minimo», ha spiegato a MFF  Bonazzi. «Tra le difficoltà affrontate a inizio anno, il mercato statunitense ha rappresentato la sorpresa negativa, le fibre hanno registrato volumi inferiori alle aspettative. Un altro elemento è stato il temporaneo disallineamento delle materie prime ai prezzi di vendita che recupereremo nel secondo semestre».

Aggiungendo: «L’aumento di capitale ci permetterà di alimentare la crescita del gruppo, accelerando iniziative di investimento in nuove tecnologie e di cogliere possibili opportunità strategiche». Tra queste ci potrebbero essere potenziali acquisizioni e aggregazioni che «sempre più frequentemente si stanno presentando», si legge poi nella nota economica.

Saranno intraprese iniziative di efficientamento industriale, automazione della capacità produttiva e una razionalizzazione dei costi. Il focus sarà anche sui prodotti Econyl, con un target prefissato del 60% sul fatturato delle fibre del gruppo entro la fine del 2025. A livello geografico, l’obiettivo del plan sarà consolidare il posizionamento nei mercati europei e proseguire lo sviluppo negli Stati Uniti e in Asia Pacific, che saranno le aree previste con i tassi di crescita maggiore.

Quanto ai volumi, il ceo ha evidenziato la stima di incremento in tutte le linee di prodotto. Per il 2024 è atteso un +5%, per il 2025 una variazione positiva compresa tra il 15% e il 20%, per il 2026 tra il +2-4%.

L'impiego tessile della materia lavorata da Aquafil riguarda settori chiave come la moda, le pavimentazioni, la pesca, l'imballaggio alimentare e l'automotive. La tecnologia proprietaria del gruppo trentino elimina tutte le impurità dei prodotti già utilizzati per ottenere un materiale con le stesse caratteristiche di quelli provenienti da fonti fossili. (riproduzione riservata)


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