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Auto elettrica, al via la corsa alle acquisizioni nel mercato cinese

Protagoniste per ora BYD, che festeggia la miglior performance di sempre nell'ultimo trimestre, e Xpeng, alleata di VW in Cina, che invece registra ancora conti in rosso. Ma le prospettive soprattutto nel segmento medio basso del mercato spingono i costruttori a studiare nuove mosse


29/08/2023 13:04

di Serena Zagami e Andrea Boeris - Class Editori

settimanale
Wang Chuanfu, fondatore e numero uno di BYD

Rally per il titolo del produttore di auto elettriche cinese Byd, che è rimbalzato di oltre il 5% a Hong Kong e ha chiuso con un incremento del 4,75% a Shenzhen, dopo aver registrato un'impennata dell'utile nel primo semestre. Grazie alle consegne record, la casa automobilistica cinese ha registrato infatti un incremento dell'utile netto del 204,68% nei primi sei mesi dell'anno, arrivando a quota 10,9 miliardi di yuan (1,5 miliardi di dollari) contro 3,5 miliardi di yuan nello stesso periodo dello scorso anno.

Il fatturato del semestre ha registrato un incremento su base annua del 72,7% e le vendite dei veicoli elettrici nel trimestre hanno registrato la performance migliore di sempre, con 700.244 unità consegnate, un incremento del 98%. Nello stesso trimestre le consegne globali della rivale Tesla si sono attestate a 466.140 unità.

Grazie alla spinta dell'elettrico, Byd, fondata e guidata dall'imprenditore multimiliardario Wang Chuanfu, sta sviluppando il business al di là del settore automobilistico. Proprio ieri, la società, attraverso la propria controllata di settore, Byd Electronics, ha deciso di rilevare l'attività di produzione di elettronica mobile in Cina della statunitense Jabil per circa 2,2 miliardi di dollari.

Allargherà così l'offerta di prodotti che già comprende smartphone, tablet, pc, oltre ai veicoli a nuova energia, robot e apparecchiature di comunicazione. Con l'operazione, Byd punta ad ampliare la base clienti, il portafoglio prodotti e il business dei componenti per smartphone di Byd. La società cinese nasce come azienda specializzata nei prodotti elettronici, con la controllata che ora è attiva per lo più nella vendita di parti per smartphone e laptop. Il business dell'elettronica di consumo rappresenta uno dei tre segmenti chiave di Byde: nel 2022 pesava per oltre il 70% delle entrate totali.

L'effervescenza nel settore dell'elettrico è testimoniata da un'altra recente notizia, l'acquisizione da parte di Xpeng, alleata di Volkswagen in Cina, della divisione dedicata allo sviluppo di auto elettriche smart di Didi Global per 744 milioni di dollari. L’operazione ha l’obiettivo di lanciare sul mercato un nuovo veicolo elettrico con costi più contenuti e accessibili per il mercato di massa. Alla notizia il titolo di XPeng è balzato arrivando a guadagnare oltre il 13% a Hong Kong e ha poi chiuso la seduta con un +11%.

L’operazione, che prevede uno scambio carta contro carta, si basa anche su una collaborazione ad ampio raggio sul fronte commerciale e finanziario nell’ottica di uno sviluppo congiunto di servizi assicurativi per l’automotive, reti di ricarica, robotaxi, oltre a preveder un piano di espansione internazionale. L’accordo sarà completato in varie fasi e, secondo Cnbc, dovrebbe avere una durata complessiva di 4-5 anni.

Come parte dell’accordo, Xpeng lancerà un modello di classe A il prossimo anno con un nuovo marchio, che si chiamerà Mona, che produrrà un modello da vendere a un prezzo attorno ai 150 mila yuan, ovvero 20 mila dollari. I veicoli Xpeng vengono attualmente venduti con un prezzo dai 200.000 yuan in su. Inoltre Didi, impresa di trasporti cinese specializzata in servizi di noleggio con conducente, diventerà un azionista strategico di Xpeng.

Xpeng, che a luglio ha riportato la peggior performance trimestrale di sempre, registrando una perdita di 2,8 miliardi di yuan, sta guardando a nuove collaborazioni in un mercato che è sempre più concorrenziale. A fine luglio ha ottenuto un impegno di investimento di circa 700 milioni di dollari da parte di Volkswagen, che ha acquistato una quota del 4,99% nel marchio cinese. Didi ha invece lavorato negli anni allo sviluppo di robotaxi e veicoli elettrici intelligenti ma si è più volte trovata in difficoltà operative e finanziarie: lo scorso anno ha più che triplicato le sue perdite e al 30 giugno aveva un patrimonio netto di 937 milioni di yuan. (riproduzione riservata)


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