Un nuovo fronte di tensione si è aperto nello scontro tra Stati Uniti e Cina e riguarda l'industria farmaceutica. Le autorità di regolamentazione sanitaria degli Stati Uniti sono pronte a mettere un freno all'approvazione di decine di farmaci oncologici e altri medicinali sviluppati in Cina.
La Food and Drug Administration statunitense ha espresso infatti dei timori sulla qualità degli studi condotti nel Paese asiatico, sollevando dei dubbi sul fatto che i risultati possano applicarsi ai pazienti statunitensi.
La mossa rischia di stravolgere anche i piani di case farmaceutiche occidentali, come Eli Lilly e Novartis, che prevedevano di generare miliardi di dollari di vendite per aver portato i medicinali cinesi negli Stati Uniti.
Eli Lilly aveva pianificato per quest'anno il lancio di un'immunoterapia per il tumore ai polmoni sviluppata in Cina, vendendola a un prezzo inferiore rispetto a quello di farmaci simili già presenti sul mercato. Tuttavia, le riserve dell'Fda potrebbero capovolgere i suoi piani.
L'impatto potrebbe diventare più chiaro, quando i consulenti dell'agenzia valuteranno le evidenze del farmaco di Eli Lilly e del suo partner cinese Innovent Biologics. Il comitato consultivo dovrebbe votare se raccomandare l'approvazione del farmaco e discutere se i risultati degli studi clinici cinesi sono applicabili ai pazienti americani.
I funzionari dell'Fda si sono detti preoccupati sulla qualità degli studi che valutano i farmaci sviluppati in Cina e sul fatto che i farmaci non siano stati testati su pazienti statunitensi.
"Non abbiamo nulla contro lo sviluppo di farmaci in Cina", ha affermato Richard Pazdur, direttore della divisione farmaci contro il cancro della FDA. "Il nostro problema è: quei risultati sono generalizzabili alla popolazione degli Stati Uniti?"
Secondo i dirigenti e gli analisti dell'industria farmaceutica, l'apparente cambiamento di tono potrebbe portare a ritardi o al netto rifiuto della Fda di portare una crescente pipeline di trattamenti ai pazienti americani.
Secondo alcuni analisti, le aziende biotecnologiche cinesi e i loro partner occidentali potrebbero dover condurre ulteriori test sui nuovi farmaci sui pazienti statunitensi. (riproduzione riservata)