La domanda di beni di lusso resta solida in Cina. La tendenza positiva nel Paese è stata confermata anche durante l’ultima Golden week, sebbene a un ritmo più contenuto. Nella Settimana d’oro della giornata nazionale, la festività della Repubblica popolare cinese caduta dal 1° al 7 ottobre, la performance del settore fashion & luxury è rimasta robusta, con i trend di crescita che si sono normalizzati dopo una leggera frenata nel mese di agosto. In particolare un’analisi di Ubs ha messo in evidenza un aggiornamento proveniente da Cr Land, il maggiore operatore di centri commerciali di lusso in Cina.
Secondo quando dichiarato agli analisti della banca d’investimento da Annie Li, head of investor relations del gruppo, la categoria dell’alto di gamma nel periodo ha sovraperformato il portafoglio complessivo, malgrado qualche inevitabile rallentamento sequenziale rispetto al 2019. La Golden week ha mostrato tendenze sane, con l’intero portafoglio di centri commerciali Cr Land che ha registrato un +16% annuo e un +32% sull’anno pre-pandemia grazie al lusso. Importante notare come la crescita di quest’anno sia stata guidata da un valore d’acquisto medio più elevato, poiché il traffico è stato simile al livello 2019, confermando dunque le tendenze forti in corso nel mercato locale cinese.
Nel primo semestre 2021, la società contava 48 department store in funzione e 60 in costruzione, concentrati principalmente nelle città Tier 1-2 in Mainland China. Di questi 48 mall, 20 sono considerati il primo centro commerciale per livelli di vendite retail nella metropoli in cui hanno sede, mentre ben 38 sono tra i primi tre della città. Nei sei mesi, inoltre, le entrate hanno raggiunto quota 50,6 miliardi di yuan (pari a oltre 6,82 miliardi di euro), con un incremento annuo dell’87%. A livello di categorie gli accessori luxury, inclusi gioielli e orologi, hanno messo a segno nella prima metà del 2021 aumenti superiori al 100% rispetto allo scorso anno, superando la pelletteria che cresce di oltre il 70%.
Nonostante l’irrigidimento della base comparabile, gli esperti di Ubs continuano a dichiararsi positivi sul lungo termine riguardo alla categoria del lusso in Cina, grazie sia al supporto della campagna sulla "Prosperità comune", lanciata in settembre dal presidente Xi Jinping, che al duraturo rimpatrio della spesa legato al miglioramento della disponibilità di prodotti e degli standard di servizio a livello locale. «La situazione delineata da Cr Land ha confermato la nostra visione positiva sul settore del lusso, nonostante l’incertezza a breve termine legata all’ambiente macro volatile e al rischio di restrizioni riconducibili al Covid», hanno commentato gli analisti di Ubs. «La Prosperità comune è considerata positiva in quanto l’obiettivo finale del governo cinese è quello di espandere la classe media, il che significa che più persone potranno permettersi spese di fascia alta».
E malgrado le preoccupazioni riguardo eventuali nuove misure restrittive per la sicurezza pubblica, la Cina non ha imposto molte limitazioni alla mobilità e la maggior parte della cittadinanza è ancora libera di muoversi liberamente. Secondo Cr Land, anzi, la Golden week di quest’anno ha assistito a un’impennata del numero di viaggiatori interni che ha quindi sostenuto la ripresa delle entrate turistiche. (riproduzione riservata)