Le schermaglie commerciali tra Usa e Cina si stanno allargando, prendendo di mira singole aziende attive non solo in campo tecnologico. Sta succedendo con i marchi Calvin Klein e Tommy Hilfiger e la società di biotecnologie statunitense Illumina che la Cina ha inserito nella black list.
Il ministero del Commercio cinese ha fatto sapere infatti che la casa madre dei due marchi di moda, Pvh Corp, e Illumina, avrebbero "violato i principi delle transazioni di mercato, interrotto i normali scambi commerciali con le aziende cinesi" e adottato "misure discriminatorie nei confronti delle aziende cinesi".
Non è ancora chiaro quale sarà l'esito di questa misura. Di norma, le aziende aggiunte a quella che Pechino chiama la "Entity List" commerciale possono essere soggette a multe o sanzioni, come il blocco degli scambi commerciali o altre restrizioni su vendite, attività e altri investimenti in Cina.
Nel 2023, Pvh ha generato il 6% del suo fatturato in Cina, cifra che sale all'8,5% per Illumina. Pvh rientra anche tra le aziende sotto osservazione dalle autorità di regolamentazione cinesi per un presunto boicottaggio del cotone proveniente dallo Xinjiang, regione cinese a cui viene contestato uno sfruttamento generalizzato del lavoro forzato dagli attivisti per i diritti umani.
Dall'altra parte dell'oceano il presidente Trump sta attivamente cercando compratori per la parte americana della piattaforma TikTok, l’app controllata dalla holding cinese ByteDance, oggetto di una legge federale, approvata nel 2024, che ne prescrive la vendita o, in alternativa, il blocco negli Stati Uniti, dove vanta oltre 170 milioni di follower.
Trump il 3 febbraio ha annunciato la firma di un ordine esecutico per la creazione di un fondo sovrano degli Stati Uniti che potrebbe rilevare la piattaforma cinese, anche a se a prima vista le procedure per l'operazione potrebbero eccedere i 75 giorni stabiliti dall'amministrazione per risolvere il problema.
Trump stesso, prima dell’annuncio del fondo sovrano, aveva ipotizzato di far confluire gli asset americani di TikTok – considerata pericolosa per la sicurezza nazionale per i suoi legami con Pechino – in una joint venture, controllata almeno al 50% da uno o più soci statunitensi.
Ulteriori dettagli sul fondo, per ora, non ci sono. Ma secondo il Segretario del Tesoro, Scott Bessent, il veicolo dovrebbe essere operativo nel giro di 12 mesi. «Ci sarà una combinazione di asset liquidi e asset che possediamo in questo paese e che lavoreremo per mettere a disposizione del popolo americano», ha aggiunto Bessent. (riproduzione riservata)