La previsione è di aprire quest'anno altri 60 negozi che si aggiungeranno ai 180 esistenti alla fine dell'anno scorso. Per Camicissima, l'azienda milanese dei fratelli Candido, terza generazione della fabbrica d'abbigliamento creata dal nonno Giovanni a Palermo, negli anni 30 del secolo scorso, la cavalcata nel mercato cinese è stata rapida, come forse nemmeno ci si aspettava, viste le premesse. Infatti ci sono voluti due anni di estenuanti trattative, nel 2012 e 2013, con quello che sarebbe diventato il partner cinese, la Zhejiang Baoxiniao Garment, un colosso con oltre 1.400 shop in Cina, quotato alla borsa di Shenzhen, prima di chiudere il contratto di distribuzione nel 2014.
«Ma è stato utile per conoscersi a fondo,» ha ricordato Fabio Candido, 53 anni, presidente di Camicissima, oltre 300 negozi nel mondo, quasi 50 milioni di fatturato nel 2018 con un ebitda margin del 15,3%. La crescita è a doppia cifra già da qualche anno e l'obbiettivo e raddoppiare il fatturato ultimo, a 100 milioni di euro, anche con l'aiuto del mercato cinese, quello con la maggior crescita.
Il successo nell'ex Celeste Impero è stato possibile dalla combinazione virtuosa, di almeno tre fattori: la possibilità di far leva sull'esperienza del partner per scegliere le aperture dei negozi Camicissima, che sono monobrand e segnati con il nome scritto in caratteri italiani, la qualità del prodotto ready-to-wear, di fascia medio-alta, e con un inconfondibile stile italiano, e una supply chain globale che sfrutta prevalentemente le sinergie con i mercati del sud est asiatico.
Sulle aperture, la collaborazione con Baoxiniaio Garment è stata, oltre alle città di primo e secondo livello, essenziale soprattutto per individuare le città minori di terzo e quarto livello, che oggi rappresentano il mercato più inesplorato dai marchi occidentali e anche quello con i potenziali clienti più attenti e attirati dalle novità. I dati, come sempre in Cina, sono da capogiro. Si parla di una popolazione nelle città cinesi pari a 793 milioni di persone, mentre si stima che entro il 2030 saranno 350 milioni coloro che si sposteranno nei centri urbani.
Nel 2018 le città che avevano almeno 1 milione di abitanti erano 260. Dalle città di terza e quarta fascia, 130 in totale con una popolazione complessiva di circa 160 milioni di abitanti, proviene il 36,5% degli utenti che accede a internet. Una percentuale in forte crescita grazie alle connessioni internet mobile.
«Ma tutto questo non sarebbe bastato se non avessimo deciso di investire direttamente in una nostra controllata al 100% nella jv cinese che gestisce la logistica e tutte le attività di post vendita, comprese il training dei venditori nei diversi negozi e il monitoraggio stretto di come avviene il servizio,» ha spiegato Candido, che finora ha finanziato con le risorse generate dall'azienda l'espansione in Cina, dove la camicia viene venduta a un prezzo superiore di quello praticato mediamente in Italia e nel resto d'Europa, intorno a 50-60 euro, contro i 90 euro.
Per fare il salto dimensionale necessario anche a ipotizzare un’apertura del capitale al mercato della Borsa, Candido, la cui specializzazione è commerciale, punta su una strategia bifronte: da un lato espandersi all'estero, in mercati che possono replicare per dimensioni l'esperienza cinese, dall'altro cercare di aggregare operatori domestici più piccoli che non riescono ad avere la forza finanziaria di spingere il loro prodotto sui mercati internazionali.
Tra i grandi paesi target, Candido ha scelto India e Russia e su questi sta puntando il faro. Sulle aggregazioni per il momento non si sbilancia ma è chiaro che i nomi delle possibili acquisizioni li ha individuati.
Per fare il salto dimensionale necessario anche a ipotizzare un’apertura del capitale al mercato della Borsa, Candido, la cui specializzazione è commerciale, punta su una strategia bifronte: da un lato espandersi all'estero, in mercati che possono replicare per dimensioni l'esperienza cinese, dall'altro cercare di aggregare operatori domestici più piccoli che non riescono ad avere la forza finanziaria di spingere il loro prodotto sui mercati internazionali.
Tra i grandi paesi target, Candido ha scelto India e Russia e su questi sta puntando il faro. Sulle aggregazioni per il momento non si sbilancia ma è chiaro che i nomi delle possibili acquisizioni li ha individuati.