MENU
Azienda Manifatturiero

Cina, lusso a corrente alternata, Moncler sale, Gucci scende

Il brand del gruppo milanese cresce del 15% mediamente worldwide e del 19% nel mercato asiatico a cambi correnti, Cina compresa, mentre Gucci scende del 19%, senza però fornire dettagli sulla performance in Asia, che difficilmente si discosta dalla media


25/07/2024 10:21

di Paola Longo - Class Editori

settimanale
Remo Ruffini, ceo di Moncler

Mercato del lusso a corrente alternata in Cina nel primo semestre di quest'anno: Moncler conferma il trend positivo e Gucci quello negativo. Il brand del gruppo milanese cresce del 15% mediamente worldwide e del 19% nel mercato asiatico a cambi correnti, Cina compresa, mentre Gucci scende del 19%, senza però fornire dettagli sulla performance in Asia, che difficilmente si discosta dalla media.

«Siamo molto soddisfatti dei solidi risultati ottenuti nel primo semestre dell'anno, in un contesto operativo di generalizzata complessità per il settore del lusso», ha commentato Remo Ruffini, presidente e ceo del gruppoMoncler, «entrambi i nostri marchi hanno registrato una forte crescita nel canale Dtc in tutte le regioni e il gruppo ha raggiunto un risultato operativo importante, superando i 250 milioni di euro. Il contesto macroeconomico globale è altamente volatile e imprevedibile e i trend di settore sono in continua normalizzazione. Questo ci richiede di mantenere un approccio vigile e di rimanere concentrati sulla nostra flessibilità operativa e sulla reattività», ha concluso

Il gruppo che oltre a Moncler comprende anche Stone Island, recentemente acquisito, ha chiuso il primo semestre con un +8% del ricavi, in linea con le previsioni del consenso, bilanciando la crescita di Moncler con il calo del 5% di Sone Island.

I ricavi in Asia, che include APAC, Giappone e Corea, sono stati pari a Euro 513,0 milioni nel primo semestre, in crescita del 19% rispetto al primo semestre 2023. Nel secondo trimestre, però, la crescita ha rallentato  al +6%, trainata dalla forte crescita registrata in Giappone, sostenuta soprattutto dai turisti, e dalla performance positiva della Cina continentale, nonostante la difficile base di confronto e l'aumento degli acquisti all'estero dei cinesi che hanno ripreso a viaggiare, soprattutto in Europa.

Nelle diverse aree geografiche, nel semestre il marchio Moncler ha visto un +12% in Asia (+19% a cambi costanti), un +12% in Emea e un +7% nelle Americhe (+8% a cambi costanti). In particolare, nel secondo trimestre l'Asia è stata sostenuta dalla forte crescita in Giappone e dalla performance positiva della Cina continentale; quanto all'Emea, sempre nel secondo trimestre solida la domanda da parte dei turisti, con i clienti cinesi, americani e coreani che si sono confermati i principali contributori degli acquisti da parte dei turisti nella regione.

Al 30 giugno la rete di negozi monomarca del marchio Moncler contava su 277 punti vendita diretti retail (Dos), in aumento netto di 2 unità rispetto al 31 marzo, tra cui la conversione di Macao Four Seasons e l'apertura di JiNan Mixc in Cina. Inoltre, il marchio Moncler gestisce 56 shopin-shop (SiS) wholesale.

«Sono convinto che le iniziative strategiche che stiamo portando avanti sia in Moncler sia in Stone Island, il nostro profondo legame con le nostre community, la continua ricerca dell'eccellenza del prodotto e la nostra attenzione verso una crescita selettiva e di alta qualità continueranno a rafforzare i nostri marchi nei mesi e negli anni a venire», ha aggiunto ancora Ruffini.

Dal canto suo la francese Kering ha annunciato che nel primo semestre dell'anno il fatturato globale, ) miliardi di euro, è sceso dell'11%, mentre l’utile operativo rdel 42%. «In un contesto di mercato difficile, lavoriamo assiduamente per creare le condizioni per un ritorno alla crescita», ha commentato François-Henri Pinault, presidente e ceo di Kering. Il fatturato di Gucci, brand leader di gruppo francese, è sceso del 19% nel secondo trimestre, superando il calo del 15,9% previsto dagli analisti.

Kering ha preso provvedimenti per rilanciare Gucci, dopo aver nominato l'anno scorso Sabato De Sarno alla direzione creativa. «Gucci sta riscontrando una buona accoglienza per le nuove creazioni del marchio», ha spiega la chief financial officer Armelle Poulou. L'andamento delle varie regioni nel secondo trimestre è rimasto sostanzialmente in linea con il primo trimestre, a parte un miglioramento in Giappone e un rallentamento in Asia-Pacifico. «Le nostre maison continuano a investire. Ci assicuriamo che ognuno di questi investimenti crei valore a lungo termine. Anche se il contesto attuale potrebbe influire sul ritmo della nostra esecuzione, la nostra determinazione e la nostra fiducia sono più forti che mai», ha concluso Pinault. (riproduzione riservata)


Chiudi finestra
Accedi