Tod’s celebra la sua partnership con il colosso Alibaba e i successi messi a segno nella Greater China, regione che lo scorso anno, seppur rallentata dalle restrizioni legate alla politica zero Covid, ha contribuito al fatturato complessivo generando 287,2 milioni di ricavi. «Non visito il Paese da prima della pandemia, ma tornerò questo venerdì. Quel mercato si muove tanto velocemente che credo proprio rivedrò un’altra Cina», ha scherzato Diego Della Valle, presidente e ceo di Tod’s group, sul palco dell’evento «Customer first. Digital innovation & global export» organizzato da Alibaba e svoltosi ieri al Talent garden Calabiana a Milano.
Un appuntamento con cui la società tecnologica cinese ha voluto celebrare il successo dell’esperienza in Italia a più di sette anni dall’avvio dell’attività nel nostro Paese. Nel corso di un talk con Rodrigo Cipriani Foresio, general manager di Alibaba South Europe, l’imprenditore marchigiano ha raccontato l’esperienza della sua azienda in Cina e come i suoi marchi Tod’s, Hogan, Fay e Roger Vivier sono stati in grado di coniugare la loro tradizione con le strategie innovative necessarie per conquistare il pubblico locale. «Oggi la Cina è determinante per noi, è un mercato che cresce ogni anno. È importantissimo, velocissimo e meno caro rispetto ad altri Paesi, per esempio gli Stati Uniti, per sviluppare il business», ha spiegato il numero uno del gruppo specializzato nel comparto calzaturiero di lusso.
Tod's ha all’attivo con Alibaba una collaborazione di lunga data. «Era il 25 ottobre 2015 quando, nel corso di una cena a Milano, presi l’impegno con il fondatore Jack Ma di aprire il primo store italiano su Alibaba. Volevamo raccontare bene il nostro lavoro e la nostra storia ai consumatori cinesi», ha raccontato Della Valle. «La nostra esperienza in Cina sulla piattaforma Tmall è stata quella di un’avventura condivisa alla scoperta di un mercato affascinante e per certi versi complicato, ma certamente irrinunciabile per il mondo del lusso e della moda. E il tema dell’evento di oggi, l’internazionalizzazione in chiave digitale, sottolinea di nuovo l’importanza per aziende e imprenditori di guardare sempre avanti, con fiducia, approcciando strade nuove e diverse per continuare a portare il Made in Italy lontano nel mondo».
L’imprenditore si è quindi rivolto alle istituzioni, presenti nella persona di Valentino Valentini, viceministro delle imprese e del Made in Italy, per chiedere al governo di avvicinare le pmi alla piattaforma cinese aumentando così l’esposizione dei clienti locali alla cultura e al lifestyle italiano. «Coloro che viaggiano e vengono nel nostro Paese respirano la nostra eccellenza, che hanno voglia di rivivere tornando a casa», ha precisato. «Questi consumatori sono molto curiosi e attenti allo storytelling, soprattutto i più giovani, che rappresentano una fetta rilevante del totale. Con il prossimo anno credo ricominceremo ad accogliere molti turisti, facciamo loro trovare un Paese in forma. Prendiamoci l’obbligo di avere un Paese ospitale, teniamoci questo primato che ci permetterà di riguadagnare posizioni anche a livello europeo», ha concluso Della Valle.
La conferenza è stata poi l’occasione per un confronto sul tema delle prospettive di espansione dell’eccellenza tricolore sui mercati internazionali e ha visto l’intervento del presidente di Iccf-Italy China council foundation, Mario Boselli. Inoltre, per la prima volta dall’inizio della sua attività in Italia, il gruppo Alibaba ha stimato il contributo alla crescita delle società tricolore e all’export del nostro Paese attraverso i marketplace che consentono ai brand italiani di intercettare la domanda crescente per i loro prodotti verso un mercato competitivo come la Cina.
L’analisi condotta da Sda Bocconi ha evidenziato che, solo nel 2022, il giro d’affari sviluppato complessivamente dalle oltre 500 aziende italiane sulle piattaforme rivolte al mercato cinese Tmall e Tmall global, ma anche su Kaola e nella catena di supermercati automatizzati Freshippo e Taobao global, ha raggiunto i 5,4 miliardi di euro, un dato equivalente a circa un terzo del valore dell’export italiano in Cina. Una crescita importante, pari al 140%, conseguita proprio negli anni contrassegnati dalla pandemia, ovvero tra il 2019 e il 2022.
L’analisi, illustrata da Carlo Alberto Carnevale Maffé, professore di practice of strategy and entrepreneurship di Sda Bocconi school of management, ha rilevato inoltre un effetto indotto positivo in termini di valore di produzione e occupazione generata in Italia grazie allo sviluppo di nuove opportunità di business favorite dal modello di e-commerce e dalle opportunità di digital marketing create nell’ambito dell’ecosistema di Alibaba.
«Siamo in Italia da oltre sette anni e siamo felici di quello che abbiamo realizzato ad oggi, un vero e proprio ecosistema locale per consentire al mondo delle imprese italiane di comprendere e valorizzare le opportunità dei marketplace di Alibaba per l’export in tutto il mondo», ha dichiarato Rodrigo Cipriani Foresio. «L’Italia è il secondo Paese per valore dell’export in Europa e ha un enorme potenziale per raggiungere una posizione di leadership velocemente. Una grande opportunità viene naturalmente dalla Cina, che è per le aziende italiane di fatto un mercato ancora da esplorare, ma in generale il commercio digitale spalanca un mondo di possibilità su scala globale».
In relazione alle opportunità per il sistema Italia, il viceministro Valentini ha concluso: «Anche in un momento di crescenti tensioni a livello internazionale, l’interscambio commerciale tra i Paesi continua all’interno di percorsi definiti, creando ricchezza ma anche conoscenza reciproca. Per questo confidiamo che la collaborazione tra Alibaba e le imprese italiane prosegua e cresca ancora di più, nel reciproco interesse». (riproduzione riservata)