Significativa mossa di Ima, uno degli italian champion per crescita ed esportazioni, tra i leader mondiali nel campo delle macchine confezionatrici, verso il settore della e-mobility, dove non era presente. Il gruppo da 1,5 miliardi di fatturato, guidato da Alberto Vacchi, ceo e maggiore azionista, ha acquistato dal fondo Charme Capital Partners e dai fondatori, la maggioranza della società Atop, in cui era già azionista al 21%, portando quindi la sua quota all'84% del capitale.
Atop è un'azienda leader nel settore delle macchine e linee automatiche per la produzione di statori e rotori per motori elettrici per il settore automotive, ed in particolare per la E-mobility.
Fondata a Berberino Val d'Elsa (Firenze) nel 1993, Atop opera con un know-how consolidato unito alla ricerca di soluzioni tecnologiche innovative, spesso sviluppate insieme ai clienti. Lavora per 380 clienti, fra cui i brand più innovativi a livello globale. Il suo core business sono il disegno e la realizzazione di macchine e linee automatiche per la trazione elettrica per la mobilità sostenibile, settore in cui prevede di realizzare oltre il 50% del fatturato del 2019, nonchè per l'automotive tradizionale, per gli elettrodomestici e per gli elettroutensili.
Per l'esercizio in corso, Atop, di cui è presidente Amedeo Felisa, che resterà azionista con il 6%, mentre Luciano Santandrea, il fondatore, è ceo, prevede per l’esercizio 2019 un fatturato di 89 milioni di euro, in crescita del 50% rispetto ai 60 milioni del 2018, un EBITDA pari a 25 milioni di euro, in crescita del 59% rispetto ai 15,8 milioni del 2018, circa 250 dipendenti, con oltre 50 assunzioni negli ultimi 2 esercizi, e un indebitamento finanziario netto pari a 13,5 milioni di euro. Il mercato di riferimento in forte espansione ed il supporto complessivo che IMA potrà fornire alla società tramite l’integrazione della stessa nell’organizzazione del Gruppo IMA, potranno garantire delle ottime prospettive di crescita.
Non è difficile immaginare che Vacchi, a cui va principalmente il merito della forte espanzione di Ima negli ultimi anni, guardi con molta attenzione allo sviluppo della e-mobility nei nuovi mercati emergenti dell'Oriente, e in particolare in Cina e in India, due paesi dove Ima è attiva da anni con importanti strutture produttive e commerciali che le garantiscono un'entrature privilegiata verso i grandi clienti del mondo reatail. Ima infatti produce macchine per il confezionamento di prodotti farmaceutici, cosmetici, caffè, te, altri prodotti alimentari e, più recentemente con la controllata Gima TT, anche tabacco.
Nel 2018 l'Asia,Cina compresa, ha assorbito il 25% del fatturato del gruppo, contro il 16% degli Stati Uniti e il 30% dell'Europa, ma in prospettiva saranno i mercati dell'Asia quelli coni maggiori tassi di sviluppo, in particolare la Cina per la E-mobility.
«La crescita e l’evoluzione di IMA nei mercati del futuro continua. Il nostro posizionamento da leader in mercati rilevanti come il farmaceutico e l’alimentare, abbinato ad una solida presenza nel mondo del tabacco al servizio delle innovazioni per il fumo a minor impatto, oggi si arricchisce grazie alla credibile entrata di IMA nel segmento strategico dell’E-mobility», ha spiegato Vacchi.
Secondo l'imprenditore, la E-mobility è oggi uno dei mercati a più alta espansione a livello mondiale caratterizzato da un potenziale di sviluppo a lungo termine ancora maggiore. Nel 2030 è prevista la produzione di oltre 50 milioni di auto elettriche o ibride e, considerato che ogni auto elettrica monta da uno a tre motori, il mercato dell’automazione industriale applicata alla E-mobility è atteso crescere a tassi record nel medio ma anche nel lungo periodo.
«L’acquisizione del controllo di ATOP, che in oltre 25 anni di attività ha già installato oltre 600 linee nel mondo per produrre rotori e statori con tecnologie innovative, e che opera con grande credibilità presso le principali aziende del settore automotive a livello mondiale, rappresenti la migliore opportunità per posizionarci da leader in questa nuova sfida epocale» ha sottolineato il ceo di Ima.
«Atop è diventata uno dei leader mondiali nel settore più innovativo e ad alta crescita come la E-mobility facendo leva sulla capacità di innovazione di ATOP maturata in oltre 30 anni di attività nei settori più tradizionali e che l’ha portata oggi a detenere oltre 500 brevetti, abbinato ad un ambizioso piano di investimenti in ricerca e sviluppo e ad un forte ampliamento della base industriale e produttiva in continuità con l’eccellente lavoro già svolto dai Fondatori dell’azienda,» ha spiegato Matteo Montezemolo, figlio dell'ex presidente di Ferrari, e ceo dei Fondi Charme.
Un ruolo significativo nell'operazione lo ha avuto anche Amedeo Felisa, ex ceo di Ferrari, con oltre 40 anni di carriera nell’industria automotive, coinvolto da Charme nel 2017 per guidare ATOP, che ha valorizzato il lavoro straordinario dei fondatori.
Atop è stata valutata sulla base di un multiplo di 15 volte l'Ebitda del 2018, quidni per un totale di 380 milioni di euro, che comporterà per Ima l'esborso di 230 milioni di euro, valutazione che ha trovato concordi gli analisti.