Tempo di strategia e visione per Natuzzi. Il big dell’arredo quotato al Nyse, che ha chiuso il bilancio 2019 con un fatturato 387 milioni di euro, ha sfruttato il trimestre della pandemia per disegnare un nuovo percorso aziendale, dove la sostenibilità ambientale e sociale sono alla base dello sviluppo futuro.
«L’esperienza del Covid-19 ci ha obbligato a riflettere e ci ha anche permesso di riscoprire i nostri valori», ha spiegato a MFF Pasquale Junior Natuzzi, chief creative & marketing officer, nonché regional manager emerging market della società fondata dal padre nel 1959 a Santeramo in Colle, in provincia di Bari, «è stato un periodo che ci ha permesso di ripensare il nostro metodo di lavoro, siamo stati capaci di reagire con dinamismo, snellendo i processi, anche quelli decisionali, in un’ottica di miglioramento a 360°. Abbiamo fatto fronte comune per sostenere i nostri collaboratori, circa 5mila in 123 paesi. Ora, aspettiamo di capire quali saranno le prossime mosse del governo italiano, fino ad ora non abbiamo registrato iniziative concrete degne di un paese come il nostro, auspichiamo nuovi provvedimenti nell’immediato futuro. La ripresa è fondamentale e tanti paesi, la Cina per prima, stanno dimostrando di avere la solidità di recuperare a tempo record».
E proprio nell’ex Celeste impero Natuzzi ha portato il suo fuorisalone, quello tradizionalmente progettato negli spazi di via Durini, con un evento a Shanghai. «In questi mesi abbiamo lavorato per costruire un evento ad hoc per il mercato che per primo avrebbe dato il via alla ripresa. Abbiamo sfruttato la tecnologia per pianificare le attività, valutare gli scenari, riorganizzare il nostro calendario commerciale e mantenere un filo diretto con tutti i partner, creando anche un workplace virtuale per mante. Nel dettaglio la Cina ha confermato le nostre aspettative, confermandosi il primo paese nella ripartenza e ora l’esperienza torna fisica con la presentazione di tutte le novità: abbiamo creato un evento seamless tra virtuale e reale. Da un lato, organizzando il nostro consueto congresso in digitale; dall’altro, presentando nei nostri due flagship store in città tutte le novità della collezione The circle of harmony», ha proseguito Natuzzi.
«Inoltre, avendo una presenza globale, abbiamo intercettato le economie più resilienti e se gli Usa, Uk, Russia e Turchia, avranno bisogno di più tempo e attenzione, l’est Europa, capitanato dalla Repubblica Ceca, l’area scandinava e la Svizzera sono in piena fase di recupero». Sul fronte prodotto, infine, Natuzzi Italia continua il suo percorso evolutivo affidandosi alla creatività dei nomi più all’avanguardia tra cui Claudio Bellini, Mauro Lipparini, Maurizio Manzoni, Paola Navone e, per la prima volta, le proposte di Marcantonio, Fabio Novembre e Nika Zupanc. Ai designer di prodotto si aggiunge la linea di tessuti firmata dallo studio di textile innovation olandese ByBorre. (riproduzione riservata)