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Passata la trimestrale post-Covid, Luxottica cresce nel Dragone

In particolare le vendite di lenti da vista sul mercato interno sono tornate a crescere rispetto allo stesso periodo dello scorso anno a partire dalla fine di aprile, nonostante il totale fatturato sia ancora in contrazione.


05/05/2020 12:38

di Mauro Romano - Class Editori

Lux

Al termine di un trimestre dell'anno segnato dall'effetto coronavirus sui conti, EssilorLuxottica registra una ripresa de mercato de Dragone. In particolare le vendite di lenti da vista sul mercato interno sono tornate a crescere rispetto allo stesso periodo dello scorso anno a partire dalla fine di aprile, nonostante il totale fatturato sia ancora in contrazione. "La società è pronta a un'ampia ripresa grazie a una pipeline di prodotti innovativi per i propri marchi che ben si adattano al mutato contesto", ha spiegato il gruppo degli occhiali fondato da Leonardo Del Vecchio.

Tra gennaio e marzo il  fatturato totale è stato di 3,7 miliardi di euro, in calo del 10,9% a cambi costanti. Il business ottico è stato meno impattato (-5,8% a 1,589 miliardi), e le vendite online sono risultate in crescita a doppia cifra. L'e-commerce si è rafforzato da marzo, ha spiegato il gruppo, poiché i consumatori hanno effettuato acquisti di occhiali da vista e lenti a contatto online. Il ramo Sunglasses & Readers ha avuto una discesa del fatturato del 20,5% a 134 milioni e l'Equipment del -14,4% a 38 milioni. La divisione Wholesale di Luxottica ha registrato 695 milioni di fatturato, -19,8% e il Retail 1,327 miliardi, -10,3%.

Ma i dati del mese scorso fanno ben sperare. EssilorLuxottica ha infatti spiegato che sebbene il fatturato sia diminuito ulteriormente ad aprile, il bisogno essenziale di migliorare la vista è strutturale e ci si aspetta alimenti la domanda rimasta inespressa quando la crisi si attenuerà, portando il business ottico a essere uno dei primi settori a ripartire. Le vendite online hanno, per esempio, registrato un'accelerazione nel mese di marzo, quando hanno raggiunto il 7% del fatturato della società contro il 5% sull'intero trimestre, e sono ulteriormente aumentate ad aprile.

In questo contesto, peraltro, è stata la Cina a garantire la continuità  assieme alla rete di impianti e laboratori connessi in tutto il mondo. Con gli stabilimenti produttivi che avevano o temporaneamente sospeso la loro attività in Italia e in altre località minori, da fine marzo sono tornati a pieno regime nella Repubblica popolare, con scorte di magazino sufficienti sottolinea il gruppo dell'occhialeria nato dalla fusione tra l'italiana Luxottica e la francese Essilor.

A marzo  il gruppo aveve tuttatvia  lanciato un warning sui ricavi alla luce dell'evoluzione dell'emergenza sanitaria scatenata dal coronavirus. Le guidance del l'anno in corso erano di un  +3/5% per le vendite a cambi costanti e riflettevano solo l'impatto del Covid-19 visto in Cina e in alcuni altri mercati principalmente nel SudEst Asiatico. (riproduzione riservata)


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