Asia a due velocità per i veicoli di Piaggio: a fronte di un crollo record in India, -27%, nel primo trimestre di quest'anno, il resto del continente ha segnato +32% di vendite, ha segnalato oggi Roberto Colaninno, presidente e ceo del gruppo, a proposito dei risultati del periodo.
Il dato molto positivo del continente nel suo complesso, dove trainano i mercati di Indonesia, Vietnam e Cina, ha indotto il gruppo a potenziare gli investimenti in Indonesia, mercato con 250 milioni di persone. «La nostra posizione in Asia è strategica. Stiamo lavorando alla costruzione del nuovo stabilimento in Indonesia che contiamo di aprire a ottobre. Vogliamo usare questo stabilimento per sviluppare anche gli scooter Aprilia. I lavori procedono nei tempi», ha detto Colaninno.
Il crollo del mercato indiano ha riguardato soprattutto i veicoli commerciali a tre ruote e secondo l'imprenditore è spiegabile con gli effetti sull'economia di una pandemia da Covid ancora non risolta nel subcontinente. La consociata del gruppo in India, PVPL, si è attestata su una quota complessiva del mercato indiano dei 3 ruote del 16,8% mantenendo un ruolo di rilievo nel segmento del trasporto merci (cargo) con una quota di mercato del 32,2%.
«Grazie alla grande forza dei nostri marchi riusciamo ugualmente a conquistare sempre più clienti nel mondo e credo si possa tornare ad una normale gestione aziendale entro settembre di quest'anno», ha affermato Colaninno, «abbiamo archiviato il primo trimestre del 2022 con risultati molto positivi a livello globale. I ricavi consolidati, l'Ebitda e l'utile netto hanno raggiunto i migliori valori di sempre nel periodo di riferimento. Continuiamo a monitorare, attraverso una attenta gestione dei costi, gli effetti causati dalla pandemia Covid, dalla pesante crisi tra Russia e Ucraina, senza impatti sul nostro bilancio, e dalla contingente difficoltà nell'approvvigionamento dei componenti elettronici».
Tuttavia, a differenza di altri costruttori del settore, non stima problemi di approvvigionamento nella seconda parte dell'anno legati alla carenza di semi-conduttori. «I fornitori ci hanno garantito la puntualità», ha assicurato Colaninno.
I ricavi consolidati sono stati pari a 455,8 milioni di euro, in aumento del 18,5% (+15,5% a cambi costanti), il miglior risultato registrato nel periodo di riferimento, il margine lordo industriale è stato di 116,8 milioni di euro, in crescita del 5% e al 25,6% in rapporto al fatturato. L'Ebitda si è attestato a 60,1 milioni di euro, il valore più alto raggiunto nel periodo, in aumento del 7,2%. L'Ebitda margin è salito al 13,2%.
Al 31 marzo 2022 l'azienda ha venduto complessivamente nel mondo 141.800 veicoli (+5% rispetto ai 135.000 del primo trimestre 2021), registrando ricavi consolidati pari a 455,8 milioni di euro. A livello geografico, la crescita dei volumi è stata particolarmente sostenuta in Asia Pacific, seguita da Emea e Americas (+22,6%).
Il settore scooter ha visto un incremento di oltre il 12,4% delle vendite a livello globale, spinte in particolar modo dal brand Vespa, che ha registrato un incremento dei volumi a doppia cifra, realizzando importanti performance in Europa, America ed Asia Pacific (in particolare in Indonesia, Cina e Vietnam), e dagli scooter del brand Aprilia.
Nelle moto, che ha visto un incremento delle vendite complessive di circa il 45%, Moto Guzzi ha chiuso un primo trimestre molto positivo, con volumi e fatturato in crescita a doppia cifra, spinti in particolar modo dalle vendite di Moto Guzzi V7 e V85TT. Anche per le moto del brand Aprilia il primo trimestre 2022 è stato estremamente favorevole, grazie alle vendite delle nuove Aprilia Tuareg e Aprilia RS 660 cc, e su cui hanno influito positivamente gli ottimi risultati ottenuti da Aprilia Racing nel campionato MotoGP.
Nel settore dei veicoli commerciali il Gruppo Piaggio ha venduto nel periodo 22.800 unità (-28,5% rispetto a 31.900 al 31 marzo 2021), consuntivando un fatturato netto pari a 81,8 milioni di euro (-6,8% rispetto agli 87,8 milioni di euro al 31 marzo 2021). Il dato include ricambi e accessori, che hanno registrato un fatturato di 12,7 milioni di euro (12,8 milioni di euro del 31 marzo 2021). (riproduzione riservata)