Le prospettive sono buone, per non dire ottime. «Concentreremo l'attenzione per i prossimi 24 mesi in America e per i 36 mesi in Cina-Asia Pacific. Negli Stati Uniti gli high net worth individual crescono e non ci sono più tanti cantieri: per cui, c'è una forte crisi nell'offerta di barche. In Cina il presidente Xi Jinping ha creato una free tax zone da Hong Kong a Macao e spinge gli imprenditori locali a fare nuove marine. Due segnali che siamo pronti ad accogliere». Così, Massimo Perotti, patron dei cantieri Sanlorenzo, produttore di yacht da 30 metri in su, quotato alla borsa di Milano, dopo aver annunciato i risultati dell'esercizio appena chiuso.
I ricavi netti dalla vendita di nuovi yacht si sono attestati a 585,9 milioni di euro, in rialzo del 28% rispetto al 2020. L'ebitda è a 95,5 milioni di euro (+35,3%), la posizione finanziaria netta è a 39 milioni, rispetto a 3,8 milioni del 2020. Tutti numeri, fanno sapere dal cantiere, guidati dall’accelerazione dell’Europa (che si prende il 55% delle vendite) e delle Americhe (30% dell'export) ma anche dalla conferma arrivata dall'area Asia Pacific e Cina che, nelle strategie del cantiere, assume sempre più importanza.
Il portafoglio ordini 2021 si attesta a 915,6 milioni di euro, oltre il doppio rispetto a 408,8 milioni di un anno prima: le previsioni a fine 2022 sono di superare un miliardo di euro. Il bilancio 2021, secondo l'azienda di Ameglia, in provincia della Spezia, ha anticipato la guidance 2022, che prevede nuovamente una crescita a doppia cifra dei principali indicatori finanziari.
L'espansione in Asia Pacific del cantiere è già sulla carta. «In Cina e Asia Pacifico abbiamo un fatturato da 90 milioni di euro, con 12 barche in media in vendita l'anno e puntiamo a raddoppiare il fatturato dopo l'apertura del governo, tra il 2024 e il 2026. Stiamo lavorando anche all'ipotesi di distribuire direttamente le nostre barche, aprendo un ufficio a Hong Kong o a Singapore, come già facciamo in Usa con la Sanlorenzo of America a Fort Lauderdale», ha precisato Perotti.
Dopo il ritiro dalla gara per Perini Navi, non c'è nessuna acquisizione in vista. «Per i prossimi 24-36 mesi preferiamo puntare alla crescita interna e a potenziare i servizi. Poi se capita una buona opportunità, la cogliamo», ha concluso Perotti.
Il bilancio 2021 consente alla società di anticipare "la guidance per il 2022, prevedendo nuovamente una crescita a doppia cifra dei principali indicatori finanziari". Il primo scorcio di 2022, comunicano dal cantiere spezzino, vede proseguire "la positiva dinamica del portafoglio ordini" con un backlog al 31 gennaio 2022 pari a 1.002,6 miliardi di Euro, coperto per oltre il 90% da clienti finali.
Per tutto l’esercizio in corso viene previsto un portafoglio ordini pari a "579,5 milioni di euro, che copre circa l’80% dei ricavi netti previsti". Importante, inoltre, sottolineano dal cantiere, "la visibilità sugli esercizi successivi, complessivamente pari a 423,1 milioni di euro, favorita da un’incrementata incidenza di yacht di maggiori dimensioni". (riproduzione riservata)