Il cantiere Sanlorenzo di Ameglia (La Spezia), noto per la produzione di grandi yacht di lusso, punta nel prossimo triennio ad espandersi in Cina e nella regione Asia Pacifico, ed entro giugno perfezionerà l’acquisizione di Simpson Marine, un network di 12 showroom e 10 centri di servizio a copertura dell’intero Far East. In attività dal 1994, fondato da Mike Simpson, il broker di Hong Kong è già in rapporti con Sanlorenzo, sia per le attività di noleggio che di vendita, ed è impegnato nella valorizzazione del brand anche nel mercato dell'arte. Nei prossimi giorni Sanlorenzo parteciperà infatti all'edizione di Art Basel Hong Kong sposorizzando l'artista Li Qing.

Il piano di espansione del cantiere in Asia, che vuole inserirsi nel nascente mercato cinese, partendo dall'isola tropicale di Hainan dove sono in corso di realizzazione nuove marine, è uno dei driver di crescita del piano triennale del cantiere, presentato a Milano da Massimo Perotti, presidente e ceo del cantiere. 

I target numerici del piano prevedono una crescita media annuale dei ricavi netti “high sigle-digit” nel triennio partendo da una previsione per il 2023 tra gli 810-830 milioni di euro, in crescita dell’11% rispetto al 2022: previsto anche l'incremento dell’ebitda margin pari o superiore al 19,5% nel 2025 rispetto al 17,6% del 2022.

Nel triennio, sono previsti investimenti per 143-155 milioni di euro a supporto della crescita organica al netto di eventuali operazioni straordinarie e una posizione finanziaria netta di cassa che, nel 2025, dovrebbe essere pari a 185-205 milioni di euro. «Uno degli elementi fondanti del business model di Sanlorenzo è rappresentato dalla strategia di distribuzione che prevede la presenza diretta su mercati strategici principali», ha sottolineato Perotti.

Nel triennio 2020-2022 l'attività del cantiere ha registrato un tasso annuale di crescita composto del 17,6%, il raddoppio dell’ebitda, un aumento di 310 punti base dell’ebitda margin, oltre 100 milioni di euro di creazione di cassa, pur avendo distribuito dividendi per circa 31 milioni di euro. 

Un pilastro del Piano di sviluppo al 2030 riguarda l'adozione di tecnologie innovative per la generazione di potenza carbon neutral. In questo campo Sanlorenzo si sta muovendo con accordi di collaborazione con i principali player mondiali dell’energia e degli E-fuel. La rotta prevede di varare nel 2024 il primo 50 Steel equipaggiato con fuel cell a metanolo per l’alimentazione di tutti i servizi di bordo, per poi arrivare, nel 2028, al varo di un primo superyacht 50 Steel alimentato unicamente a metanolo, «vera risposta alla richiesta del settore nautico di generazione a bordo di potenza carbon neutral» ha sottolineato il patron.

Il piano prevede anche l’ingresso in segmenti diversi, quali il multiscafo, e contestualmente un arricchimento di quelli in portafoglio, portando i modelli dagli attuali 26 a 36, di cui 17 della business unit Yacht, 8 della business unit Superyacht e 11 Bluegame. Si punterà molto anche alle attività di refitting, che «rappresenta un upside del piano ad alto potenziale, considerando che la flotta mondiale di yacht oltre 30 metri è in costante incremento e il mercato del refitting è previsto crescere in misura maggiore, così come avvenuto dal 2017 al 2021 con cagr +16,4% per yacht oltre i 40 metri».

L’attuale capacità produttiva di Sanlorenzo può contare su superfici di cantieri pari a 100 mila mq, utilizzate al 79%: il piano prevede entro il 2025 di ampliare la capacità del 25%, portandone l’utilizzo a circa l’85%. (riproduzione riservata)