Sostenuti soprattutto dai mercati asiatici, i campioni italiani del lusso (Prada), healthcare (Amplifon) e automotive (Pirelli) hano comunicato risultati record per l'anno 2023.
Prada ha messo a segno un +24% del fatturato nella regione Asia Pacifico, dove i due mercati principali sono quello Giapponese, che ha segnato una crescita eccezionale del 44%, e quello cinese. A livello di gruppo queste cifre si confrontano con la crescita del 17% a cambi costanti del fatturato, che ha raggiunto 4,7 miliardi di euro, con una crescita del 14% in Europa e situazione stabile nel mercato americano.
«Un forte quarto trimestre ha chiuso un anno di eccellenti progressi e risultati», ha commentato l'ad Andrea Guerra in conference call con gli analisti. «Nel 2023 abbiamo raggiunto i nostri obiettivi, con una performance molto positiva nel corso dell'intero anno. Questo risultato è stato possibile grazie all'accresciuta desiderabilità dei marchi, sostenuta da una combinazione di iniziative di prodotto, comunicazione e retail. La produttività dei negozi e la redditività sono migliorate per il terzo anno consecutivo, grazie nuovamente alla crescita like-for-like a doppia cifra. Guardando al futuro, siamo consapevoli della persistente incertezza dello scenario geopolitico e macroeconomico, cosi' come delle basi di confronto sfidanti», ha concluso Guerra, specificando che nei primi due mesi di quest'anno le vendite sono state ben intonate.
Per Amplifon, le cui vendite sono cresciute nel 2023 del 10% a 2,2 miliardi, l’area Asia Pacifico ha riportato una crescita dei ricavi superiore al media di gruppo, trainata dall’eccellente crescita organica e dal significativo contributo delle acquisizioni in Cina, dove il gruppo guidato dal ceo Enrico Vita ha allargato la rete di vendita di ulteriori 30 punti vendita dall’inizio dell’anno. Nel complesso la rete distributiva di Amplifon in Cina ha superato i 400 punti vendita, mentre il network globale del Gruppo è arrivato a 9.700 punti vendita.
Nel quarto trimestre i ricavi dell’area hanno riportato una crescita di oltre il 15% a cambi costanti, trainati da una crescita organica a doppia cifra, a cui hanno contribuito tutti i Paesi, e dal significativo contributo delle acquisizioni in Cina. L’effetto del cambio è stato negativo per il 6,7% per il deprezzamento del dollaro australiano e neozelandese rispetto all’euro.
«È stato un anno importante per i significativi investimenti nel consolidamento ed espansione della rete anche grazie alle numerose acquisizioni nei mercati chiave del Nord America, dell’Europa e della Cina. Alla luce di questi investimenti, delle azioni di miglioramento della produttività avviate nella seconda parte del 2023 e dell’attesa normalizzazione del mercato europeo, prevediamo una crescita significativa anche nel 2024, sia dal punto di vista dei ricavi che della profittabilità», ha commentato il ceo.
Infine Pirelli, che nell'anno ha messo a segno una crescita single digit che ha sfiorato il 7% a 6,6 miliardi di euro, ha dato obiettivi targhet per il mercato cinese, dove è attivamente impegnate nelle forniture sul fronte dei nuovi veicoli elettrici, mentre prevede una buona crescita nei mercati del sud-est asiatico, puntando anche sulla "digitalizzazione delle operazioni commerciali", alludendo probabilmente all'e-commerce. (riproduzione riservata)