Era già head of International Banking Networks per l’Europa e head of International Banking and Financial Services, ma dal 1° luglio l’italiano Gianluca Soma assumerà anche l’incarico di Group Country Head per la Russia per conto di Societé Générale. Nel nuovo ruolo, Soma andrà a sostituire Didier Hauguel, che dopo 35 anni nel gruppo francese ha deciso di dedicarsi integralmente a «Imagine for Margo-Children Without Cancer», associazione che sostiene già da molto tempo, indicando il manager italiano come suo successore. Una nomina dal sapore particolare, se si pensa ai rapporti Italia-Francia degli ultimi mesi.
«Nessuno a Parigi mi ha mai fatto anche solo una battuta o mi ha mai messo in difficoltà in questo senso», ha commentato sorridendo Soma. «Abito da 11 anni in Francia, da quando sono entrato in SocGen, e ho vissuto un processo di integrazione perfetto. Non mi sono mai sentito uno straniero». Nel piano industriale della banca transalpina, «Transform to grow», la Russia è indicata proprio nella sezione «emerging leaders» insieme all’Africa.
Oggi intorno all’economia di Mosca si generano ricavi per circa 735 milioni di euro, che rappresentano il 13% del fatturato retail internazionale di SocGen. «Si tratta di un ordine di grandezza significativo, se consideriamo che riguarda un singolo Paese, pur se di grandi dimensioni», ha spiegato Soma. Quello in Russia, dove SocGen opera attraverso Rosbank, «è uno dei maggiori investimenti fatti nella storia della banca e da qualche anno ha iniziato a dare i suoi frutti.
L’obiettivo è portare Rosbank a diventare la banca leader in Russia tra quelle a capitale straniero e arrivare fra il 2020 e il 2021 a farne una di quelle più importanti a livello di roe».
Adesso, ha aggiunto il country head, «stiamo puntando a una grande accelerazione sul mondo dell’innovazione e del digitale. Per esempio, stiamo portando avanti a ritmo sostenuto la digitalizzazione di tutte le filiali e vogliamo essere riconosciuti come leader anche sotto questo aspetto». Per quanto riguarda il futuro, al di là degli obiettivi riguardanti la profittabilità, il compito di Soma sarà quello di continuare ad assicurare le sinergie con SocGen, «che già hanno consentito un turnaround efficace di Rosbank». L’unica preoccupazione riguarda la situazione macro.
«I nostri sono piani ambiziosi», è la conclusione del country head, «che mirano a rosicchiare quote di mercato ai competitor. Ma questi piani avranno bisogno di serenità e continuità dal punto di vista macroeconomico».