La Cina ha scoperto un ampio giacimento di uno dei metalli più ricercati del momento, il litio, nelle regioni a ridosso del monte Everest. L'ha comunicato, secondo quanto riporta oggi il South China Morning Post, l'Istituto di geologia e geofisica dell'Accademia delle scienze cinese.
Il litio, fondamentale per la tecnologia delle batterie, è una delle materie prime il cui prezzo è in pieno boom, il che rischia di produrre una corsa geopolitica a controllare questa risorsa.
Il giacimento potrebbe contenere, secondo la stima degli scienziati cinesi, oltre un milione di tonnellate di litio. Attualmente il prezzo del litio è circa 300mila euro a tonnellata, quattro volte quanto quotava 12 mesi fa.
Questo deposito appena scoperto si trova nelle vicinanze del picco himalayano Qiongjiagang e, se le dimensioni dovessero essere confermate, si tratterebbe del terzo deposito più grande della Cina, dopo quello del monte Bailong - nella regione autonoma uigura del Xinjiang - e quello di Jiajika, nella provincia di Sichuan.
Secondo il capo del team di ricerca, Qin Kezhiang, il litio scoperto è di una qualità sufficiente per un uso industriale. Inoltre le condizioni di estrazioni potrebbero essere relativamente agevoli. Inoltre, a suo dire, l'area in cui si trova è lontana dal santuario naturale di Qomolangma (nome tibetano dell'Everest) ed è abbastanza accessibile.
Al momento, tuttavia, si è ancora in una fase di pre-studio, quindi i tempi per arrivare a un'estrazione industriale del prodotto sono ancora lunghi.
Il litio è considerato un "nuovo petrolio". Si tratta di un metallo di colore bianco essenziale per la produzione delle batterie delle auto elettriche. Secondo una stima dell'Agenzia internazionale dell'energia, il suo prezzo crescerà del 4mila% entro il 2040. Attualmente l'85% del litio proviene dall'America latina e dal'Australia. Ed è per queasta ragione che la Cina sta facendo una politica di accaparramento di questo minerale.
ll 23 dicembre la Zhejiang Huayou Cobalt, produttore cinese di nuovi metalli energetici, aveva annunciato che l’azienda espanderà ulteriormente il suo business globale con l’acquisizione di Arcadia Lithium Project in Zimbabwe per 422 milioni di dollari.
La transazione è stata effettuata tra Huayou International Mining, una sussidiaria di Huayou Cobalt, e Prospect Minerals, sussidiaria con sede a Singapore di Prospect Resources, azienda produttrice di litio quotata in Australia, con la sede principasle a Perth, la cui maggioranza è controllata da una ventina di azionisti, in gran parte società.
Huayou International Mining pagherà 378 milioni di dollari statunitensi per acquistare una quota dell’87% di Prospect Minerals nella Prospect Lithium Zimbabwe (PLZ), proprietaria dell’Arcadia Lithium Project. Una volta completata l’operazione, Huayou International Mining deterrà il 100% di PLZ, insieme al relativo finanziamento intergruppo.
Secondo Zhejiang Huayou Cobalt, l'acquisizione di PLZ rappresenta per l’azienda un passo importante per espandere il suo raggio d’attività e aumentare complessivamente la competitività costruendo una catena industriale integrata di materiali per batterie al litio e potenziando la propria capacità di approvvigionamento delle risorse.
L’Arcadia è un giacimento di alto grado e di grande tonnellaggio composto da una serie di pegmatiti mineralizzate impilate l’una sull’altra, con un’estensione 3 km di lunghezza, nonostante la mappatura di superficie e lo scavo abbiano mostrato che la lunghezza totale è di quasi 4,5 km, con un ulteriore potenziale per definire altre risorse e con la possibilità di scoprire nuovi corpi minerali paralleli.
Lo scorso, le stime delle risorse minerali conformi a JORC per l'Arcadia Lithium Project arrivavano a ipotizzare 72 milioni di tonnellate di minerale. Questo numero aiuta a comprendere l'importanza della scoperta alle pendici dell'Everest. (riproduzione riservata)