Genova si conferma una delle tappe più ambite dalla Cina per il progetto italiano della Via della Seta. Il gruppo China Communications Construction Company, dopo essere stato sconfitto nella gara per la ricostruzione del ponte Polcevera (aggiudicato dalla cordata Fincantieri-Salini), sarebbe in trattative avanzate per la costituzione di una newco con l’Autorità di sistema portuale di Genova e Savona per supportare la progettazione di grandi opere.
A quanto risulta, l’accordo sarebbe già pronto e i documenti sarebbero al vaglio della presidenza del Consiglio, che tra qualche settimana potrebbe dare il via libera alla nuova realtà. Se l’iter procederà secondo i piani, la joint venture dovrebbe essere annunciata a fine mese. In pole vi sono soprattutto tre grandi progetti, tra cui la nuova diga foranea di Genova, che prevede un investimento da 1 miliardo di euro, il ribaltamento a mare per l’ampliamento dello stabilimento Fincantieri di Sestri Ponente e il recupero dell’ex silos granario Hennebique, in disuso dal 1970 e di proprietà dell’Autorità Portuale di Genova.
Se l’accordo dovesse andare in porto, rappresenterebbe l’ennesima occasione per il Dragone di espandere la propria presenza in Italia e questa volta tramite un’ente pubblico. Inoltre, il progetto di espansione cinese ha radici quasi storiche dato il noto interesse di Pechino per i porti italiani, considerati da sempre prodromici per l’ingresso nel mercato europeo. Interesse che questa volta ha incontrato la voglia di Genova di coinvolgere la Cina nei grandi progetti infrastrutturali. (riproduzione riservata)