Zeno d'Agostino, presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, da cui dipende il porto di Trieste, è ufficialmente candidato alla presidenza di ESPO – European Sea Ports Organisation, di cui è uno dei due vicepresidenti.
L'annuncio dell'executive committee del prestigioso organismo internazionale è arrivato a pochi giorni dal reinsediamento di d'Agostino nella sua carica, a seguito di una delibera del Tribunale amministrativo del Lazio che ha annullato un provvedimento dell'inizio di giugno dell'Anac, l'autorità anti-corruzione, che eccepiva l'incandidabilità di D'Agostino alla carica nel 2016 per un vizio di forma.
Il provvedimento dell'Anac che aveva determinato una vigorosa protesta da parte di tutti i lavoratori del porto di Trieste, in appoggio al presidente, di tutte le farse politiche e dell'amministrazione comunale e regionale del Friuli, aveva portato alla temporanea sostituzione del Presidente con il segretario generale, Mario Sommariva.
Tornato nella pienezza dei suoi poteri di gestione dello scalo giuliano, il più importante d'Italia nel 2019, per i volumi di merci transitate, D'Agostino sfiderà a novembre l'altra vicepresidente dell'Espo, la finlandese Annaleena Makila, managing director della Finnish Port Association, per il vertice, attualmente occupato dall’irlandese Eamonn O’Reilly, ceo del Porto di Dublino.
«Sono tornato giusto in tempo per candidarmi, e non ho sassolini nelle scarpe», ha dichiarato D’Agostino, che da questa settimana è di nuovo al lavoro nell’ufficio alla Torre del Lloyd di Trieste, «torno a fare quello che facevo prima, se l’interesse di chi ha fatto denuncia era di indebolire il sottoscritto, la mossa si è rivelata un boomerang. Dunque di chiunque si tratti, va ringraziato».
Il porto di Trieste è nella top ten della classifica dei porti d’Europa. Il dato fa riferimento all’aggiornamento del traffico di merci transitate nei porti europei nel 2018, pubblicato dall’Eurostat, l’ufficio statistico dell’UE.
Trieste si colloca al 9° posto nella classifica 2018 per tonnellaggio totale. Dei primi 10 porti, cinque si trovano nel Northern Range e cinque nel Mediterraneo: sul podio Rotterdam, Anversa e Amburgo, sono seguiti da Amsterdam, Algeciras, Marsiglia, Le Havre, Valencia, Trieste e Barcellona.
Secondo i numeri forniti dall’Eurostat, nel 2018 Trieste ha movimentato 57,1 milioni di tonnellate, mentre secondo i dati statistici dell’Authority giuliana che seguono il modello Espo, le tonnellate totali sono state 62,7 milioni.
«Nonostante si riscontrino storicamente delle differenze sui dati statistici rilasciati dai porti e dalle Associazioni di categoria del nostro settore, rispetto ai dati pubblicati dall’Eurostat, dovute a criteri differenti di rilevazione, per noi è un risultato importante e un riconoscimento del lavoro di squadra fatto dal 2015 ad oggi dal porto di Trieste e dal sistema logistico regionale», ha dichiarato D’Agostino. «Questo risultato non è un segnale solo per Trieste, ma per l’Italia intera. È l’Italia ad essere nella top ten. Questo è il dato che conta in un momento di rallentamento dell’attività economica dovuto agli effetti del coronavirus con impatto importante sul commercio e sul trasporto marittimo».
D'Agostino che sta lavorando attivamente dal suo insediamento per qualificare lo scalo giuliano come il principale terminal italiano dei flussi commerciali Est-Ovest, quelli che seguono la cosiddetta Via della Seta marittima, ha avviato un piano di investimenti importante, per potenziare la capacità di ricezione ma soprattutto i collegamenti intermodali con la zona speciale istituita alle spalle del porto.
Tra l'altro Trieste è stata inserita dall'Unione europea tra le infrastrutture prioritarie per sviluppare i collegamenti con l'Asia. In questa cornice e nell'ambito della cooperazione sino-italiana, lo scorso anno Zeno D'Agostino ha siglato con la China Communications Construction Company un memorandum di collaborazione per lo sviluppo di aree industriali nella Repubblica popolare. L'intesa permetterà lo sviluppo di progetti pilota nelle aree di Guangzhou e di Jiangsu, nel retroterra dei porti di Shanghai, Ningbo e Shenzen. Il gruppo cinese e il porto triestino collaboreranno anche per permettere l'attivazione nel territorio regionale da parte del gruppo cinese di uno o più magazzini.
L'Autorità portuale non avrà alcuna partecipazione diretta al rischio dello sviluppo delle piattaforme, ma collaborerà come parte attiva aggregatrice, fornendo supporto alla definizione tecnica dei progetti, alla loro promozione presso le istituzioni e le imprese in Italia e attivandosi per la pianificazione o lo sviluppo di infrastrutture, servizi comuni o strumenti di trade facilitation utili al rinforzo del canale.
Sul fronte del porto, l'ultimo significativo miglioramento riguarda una nuova gru portuale mobile Konecranes Gottwald che dovrebbe entrare in servizio il prossimo ottobre, per accelerare la movimentazione di container, merci varie e carichi heavy lift/project cargo.