Doppio colpo per Alibaba, la piattaforma di vendite online e molto altro, creata da Jack Ma. Nell'ottica della dual circulation, il nuovo modello di sviluppo cinese, ha rafforzato la presa sul mercato della grande distribuzione fisica di prodotti alimentari, comprando la maggioranza dei supermercati Auchan attivi in Cina, e quasi contemporaneamente ha allargato il suo perimentro operativo alla rete di negozi duty free negli aeroporti e località turistiche in tutto l'Oriente.
Questa seconda mossa era stata annunciata all'inizio di ottobre sulla base di un accordo con il gruppo svizzero Dufry, leader globale nel settore, in base al quale Alibaba Group avrebbe acquisito, come è avvenuto ieri, una partecipazione del 6,1% in Dufry, investendo 250 milioni di franchi svizzeri, parte di un aumento di capitale di circa 900 milioni di dollari.
Il colosso e-commerce cinese e la societa' svizzera attiva nel settore dei viaggi avevano reso noto lche l'accordo comprendeva la creazione di una joint-venture per creare un'attivita' in Cina.
La collaborazione dovrebbe aprire a Dufry nuove possibilità di espansione in Asia e con i clienti cinesi in tutto il mondo, sfruttando le piattaforme tecnologiche di Alibaba, che, come è noto, è un leader mondiale dell'e-commerce. Il suo ecosistema coinvolge oltre 800 milioni di consumatori cinesi. L'alleanza sarà funzionale a dare una spinta ai business di entrambi i gruppi sia online che offline.
Dufry è attiva in Cina nel travel retail business dal 2008, gestisce i duty-paid shop dell'aeroporto di Shanghai e Chengdu ed è presente anche a Hong Kong e Macao. Il suo obiettivo principale è di espandere al resto della Cina la sua offerta in digitale sia per i punti vendita che per la formazione di personale, di allargare i servizi pre e postvendita, implementare le tecniche di coinvolgimento dei potenziali clienti e la presenza online dentro e fuori gli aeroporti.
Ben più consistente dal punto di vista finanziario l'operazione con Auchan. Per circa 3,6 miliardi di dollari, Alibaba ha acquisito la maggioranza (72%) del capitale di Sun Art, che da 20 anni gestiva le attività cinesi del gruppo francese della grande distribuzione, di cui Alibaba era già socio di minoranza (36%).
Auchan abbandona così di fatto il mercato cinese dove operava da 20 anni con una rilevante quota di mercato assicurata dalla gestione di 481 ipermercati e 3 supermercati per 13 milioni di metri quadri, che danno lavoro a 150 mila persone.
La decisione fa seguito alla strategia di diversi grandi gruppi europei, Tesco, Carrefour e Metro, di abbandonare il mercato cinese, dove i margini si vanno assotigliando costantemente e dove la sopravvivenza è assicurata da una gestione superintegrata tra online e offline che solo gli operatori cinesi internet-nativi sanno assicurare.
Di diverso avviso sono tuttavia alcuni grandi operatori americani, tra cui il leader mondiale Wallmart e la californiana Costco, a basso prezzo.
Walmart, che aveva una sua azienda di e-commerce in Cina, l’ha venduta a JD.com (della quale è diventato azionista al 12,1%) , a sua volta partecipata al 20% da Tencent, il grande rivale di Alibaba in Cina, e mantiene la distribuzione fisica. Costco ha incominciato ad aprire supermerecati a basso prezzo a Shanghai. (riproduzione riservata)