Aeroporti di Roma sostiene la strategia “go West” di Pechino. La crescita degli scali capitolini sul mercato cinese passa anche per le direttive date da governo cinese. Con l’intento di riequilibrare lo sviluppo interno infatti, la Cina punta alla crescita delle regioni occidentali. Ed è alle metropoli di queste aree che guarda anche la controllata del gruppo Atlantia, nella costante attenzione verso il mercato del Dragone. Almeno uno delle ultimi tre collegamenti diretti inaugurati negli ultimi due mesi si muove in tale direzione. Si tratta del volo da Fiumicino verso Chengdu, capoluogo del Sichuan e una delle città più dinamiche dal punto di vista economico. Al momento Adr può anche contare su un memorandum d’intesa con Urumqi, capoluogo dello Xinjiang, regione autonoma all’estremo occidente della Repubblica popolare.
Per favorire lo sviluppo dei collegamenti, ha ricordato Raffaele Pasquini, responsabile marketing e Sviluppo Prodotto Adr, intervenendo all'iniziativa organizzata da Class E. (che assieme a DowJones&Co. Controlla questa agenzia) e Mf assieme a Xinhua Silk Road Information Service e a China Economic Information Service, "Belt & Road Initiative 2 - Le nuove Vie della Seta", occorre però rivedere i bilaterali così da aumentare le frequenze.
I cieli tra Italia e Cina cominciano, infatti, a essere saturi. L’ultimo aggiornamento risale al 2015. Trascorsi quattro ci sarebbe quindi bisogno di qualcosa di più di un tagliando. L’ultima revisione ha portato le frequenze settimanali per parte a 49. Ma se sul versante italiano c’è ancora spazio di manovra, su quello cinese comincia a scarseggiare. Delle frequenze assegnate soltanto una parte sono effettivamente utilizzate dai vettori cinesi. Le altre 13 sono invece opzionate dalle compagnie più grandi: AirChina, China Eastern Airlines e China Southern. Il numero ideale da raggiungere, allo stato attuale del mercato, spiegano fonti del settore a Class Editori, è di 70 frequenze settimanali. Anche se l’obiettivo vero è avvicinarsi a quota 100 frequenze, come già Francia e Germania.
"Noi giochiamo un ruolo a favore della Via della Seta. L'Italia esprime un'eccellenza di connessioni aeree con la Cina", ha aggiunto Pasquini. Fiumicino quest’anno punta a superare i 900mila viaggiatori cinesi per tagliare il traguardo del milione di passeggeri nel 2020. Attualmente sono 12 le destinazioni cinese servite in modo diretto dallo scalo capitolino. Con l’inaugurazione del volo diretto per Chengdu operato dalla Sichuna Airlines, Fiumicino ha supera così Francoforte per destinazioni dirette verso la Cina e vede per il 2020 il traguardo di un milione di cinesi da e verso la capitale diventando il terzo scalo europeo in questa speciale classifica, dietro soltanto a Londra e Parigi, che possono contare sul traino di British Airways e Air France.