Il gruppo Grimaldi di Napoli, in occasione della tradizionale Euromed Convention, ha annunciato l'arrivo di nuove navi in flotta, l'apertura di nuove linee dalla Cina per il trasporto di auto elettriche, un'acquisizione già chiusa in Italia e un'altra prossima alla firma, probabilmente all'estero.
Due gli investimenti già firmati: il primo riguarda l'ordine al cantiere cinese Jinling di due ulteriori navi per il trasporto di carichi rotabili che si aggiungono alle altre 12 già commissionate nel 2018 e di cui 11 già consegnate. Un investimento da circa 100 milioni di dollari a nave, un prezzo più caro rispetto al prezzo di quasi 70 milioni spuntato quattro anni fa. Sarà firmato invece entro fine Ottobre l'ordine con un cantiere del gruppo China Merchants per 10 navi porta auto altamente flessibili (tecnicamente pure car truck carrier) a fronte di un investimento da almeno 1 miliardo di dollari.
Mentre calano i noli container, segmento nel quale il gruppo è attivo fra Nord America e Nord Europa con la controllata Atlantic Container Line, e i volumi di auto usate verso la Nigeria,uno dei trade serviti con le navi con-ro, Grimaldi Group ha da poco aperto una nuova promettente direttrice di traffico fra Estremo Oriente ed Europa. Complice lo spazio lasciato scoperto dai competitor giapponesi e sudcoreani, la shipping company partenopea ha iniziato a operare i primi collegamenti dalla Cina e dalla Corea con il porto di Gioia Tauro, per il trasporto di auto elettriche nuove. Il prossimo anno saranno almeno 7 le navi del gruppo impiegate in questo promettente traffico.
Nel business della logistica automotive si concentrano anche le nuove acquisizioni. In Italia è stato già rilevato il 90% di Brucato De.T.A., azienda siciliana attiva nel trasporto internazionale di veicoli con una flotta di circa quaranta bisarche e a disposizione piazzali propri a Termini Imerese e a Catania.
Per i prossimi investimenti in terminal e logistica l'azienda guarda poi verso Nord Europa, Grecia, Italia e Spagna. Un grosso affare maturerà in futuro con l'acquisizione di un importante player della logistica di veicoli finiti («attivo nei trasporti internazionali per grandi case automobilistiche dove siamo alla due diligence» si è limitato a dire l'a.d. Emanuele Grimaldi. Non sarà l'italiana Bertani, con cui a inizio 2020 era stata quasi chiusa un'acquisizione da circa 500 milioni di euro, ma dovrebbe trattarsi di un player straniero, forse basato in Nord Europa.
A proposito dei risultati d'esercizio attesi per il 2022 l'ad Emanuele Grimaldi ha preferito non rilasciare numeri limitandosi a dire che «saranno i migliori di sempre sia per Grimaldi Euromed, che per le altre principali controllate». Nel 2021 il fatturato era stato di 3,45 miliardi, con utile ante-imposte di 950 milioni e 437 milioni di utile netto.
In conferenza stampa l'ad del gruppo ha fatto cenno anche al consolidamento in atto nel mercato dei traghetti anche in Italia con l'imminente ingresso di Msc (che controlla Grandi Navi Veloci) al 49% in Moby.
«Il consolidamento lo vediamo dappertutto ed era inevitabile. Se ravviseremo eventuali minacce sul mercato faremo le opposizioni legali del caso. Abbiamo già due arbitrati in corso con Moby e stiamo facendo di tutto per recuperare quanto ci spetta» ha detto Grimaldi riferendosi alle richieste di risarcimento per i danni provocati ai traghetti Amsicora e Bonaria e per quella riguardante l'abuso di posizione dominante accertato sulle rotte da e per la Sardegna.
«Su alcune rotte (Gnv e Moby, ndr) hanno il 100% della linea; ad esempio sulla Napoli-Palermo hanno quattro navi solo loro, idem sulla Genova-Olbia». Non a caso Grimaldi intende entrare nel trasporto passeggeri proprio sulla tratta fra il capoluogo campano e quello siciliano, ma anche verso quello sardo. (riproduzione riservata)