L'Ice sta perfezionando nuovi accordi per promuovere e distribuire i prodotti del Made in Italy nei supermercati del colosso Suning in giro per la Cina. Si tratta di Sup's, di Hema(supermercati di prodotti freschi), di CitySuper (catena di Hong Kong ma presente in Cina soprattutto a Shanghai). Una collaborazione che prevede anche forme di pubblicità nei negozi Carrefour China, acquisiti dal gruppo guidato da Zhang Jindong per 620 milioni di euro (circa 4,8 miliardi di yuan) a metà del 2019. Nei piani di Suning c'è l'apertura di 300 nuovi negozi nelle città della Repubblica popolare nei prossimi cinque anni.
Lo sviluppo rientra nell'accordo di collaborazione con il Suning siglato dall'agenzia presieduta da Carlo Maria Ferro. L'intesa è stata lanciata a metà luglio dopo alcuni rallentamenti causati da Covid, ha ricordato il direttore dell'Ice a Pechino, Gianpaolo Bruno, intervenendo alla terza edizione dl Belt and Road Initiave organizzata da Class editorie Xinhua. L'accordo prevede la promozione di 200 prodotti rappresentativi del Made in Italy nelle catene online e off line di Suning. E i primi riscontri almeno per quanto riguarda il numero di follower, sono confortanti.
Il progetto Ice si inserisce in una più ampia campagna per avvicinare i consumatori cinesi ai prodotti italiani. "Stiamo creando dei grandi padiglioni italiani sulle principali piattaforme di ecommerce in Cina. Abbiamo un padiglione italiano su Alibaba e stiamo lavorando per realizzarlo con Jd.com", ha ricordato Bruno , "Questi padiglioni consentono alle imprese italiane, soprattuto quelle piccole, di vendere i propri prodotti anche se non sono presenti in Cina. Con questo sistema abbattiamo i costi fissi di partecipazione ed è la prima volta che una Pa italiana fa una cosa del genere".
La tecnologia è ormai al chiave per intercettare i consumatori del Dragone. I casi di successo nell'ambito dell'e-commerce in Cina " sono numerosi. Nella moda un esempio è Valentino", ha ricordato il Business Developmente Director Europe di Tencent, Enrico Plateo, presentando le opportunità offerte da WeChat, la super applicazione che conta 1,1 miliardi di utenti attivi settimanali, canale quindi imprescindibile per approcciare il mercato d'Oltremuraglia.
Uno strumento pratico che si accompagna alla necessità di approcciarsi al mercato con una visione di due tre anni, ha ricordato il Digital Advisor di Retex, Santiago Mazza, che ha tracciatto i pilastri per andare bene in Cina. Il primo riguarda la comunicazione."Realizziamo un vero e proprio piano di comunicazione che enfatizzi le caratteristiche della cultura cinese e valorizzare gli asset del Made in Italy", ha spiegato, "il secondo riguarda la tecnologia e la capacità di sfruttare in modo efficace proprio la tecnologia per gestire tutto il processo di vendita. Infine il nostro focus sono i servizi. Una pmi italiana viene aiutata a selezionare i prodotti piu' pertinenti per entrare nel mercato cinese". (riproduzione riservata)