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Inalca si rafforza in Cina per vendere specialità italiane di qualità

La famiglia Cremonini e i Cascino hanno costituito una nuova holding, Casina, Ltd, che assorbe le piattaforme Inalca di distribuzione a Shanghai, Pechino, Zhongshan Dongguan e Chengdu. L'obiettivo è estendere l'operatività a Suzhou, Hangzhou, Nanjing, Wuxi, Ningbo, Wenzhou e nelle province dello Jiangsu e dello Zhejiang


22/01/2024 15:20

di Franco Canevesio - Class Editori

settimanale
Augusto Cremonini, ceo di Inalca Food & Beverage

È un ambizioso piano di investimenti quello appena varato da Inalca Food & Beverage (Gruppo Cremonini) che intende rafforzare la presenza in Cina, a Hong Kong, oltre a completare un complesso round di acquisizioni in Australia. Ne dà notizia la stessa società di Castelnuovo Rangone (Modena) controllata da Inalca S.p.a., specializzata nella distribuzione internazionale di prodotti alimentari made in Italy.

L'azienda ha stretto un accordo con la famiglia Cascino per la creazione di una nuova Holding su Hong Kong. La nuova società si chiama Casina Ltd: in essa Inalca sale a una partecipazione del 70% mentre la famiglia Cascino mantiene la quota restante. La nuova società, oltre a rilevare tutte le attività cinesi gestite da Cascino, ha assorbito gli asset di IF&B in Cina, con le piattaforme distributive di Shanghai, Pechino, Zhongshan Dongguan e Chengdu.

Fondata dalla famiglia Cascino nell'agosto 2014, l'azienda opera in aree complementari, rispetto a quelle storicamente presidiate da IF&B China. La nuova realtà societaria consentirà pertanto di estendere il business a altre province della Cina con alto potenziale di crescita, Suzhou, Hangzhou, Nanjing, Wuxi, Ningbo, Wenzhou e nelle province dello Jiangsu e dello Zhejiang.

«Con questa operazione IF&B ha l’opportunità di accelerare ulteriormente lo sviluppo nel mercato cinese, uno dei più interessanti e dinamici al mondo, in cui la domanda di prodotti di eccellenza della cucina italiana è in costante crescita» ha sottolineato Augusto Cremonini, ceo di IF&B, «il know how e la capacità distributiva di Cascino ci permetterà di sviluppare al meglio le potenzialità di crescita, oltre a valorizzare i recenti investimenti nel segmento del food di alta gamma».

Per Inalca Food & Beverage, questa acquisizione è l’ultima di una serie di operazioni mirate al consolidamento della società, uno dei leader nei mercati internazionali per la vendita e distribuzione di prodotti per la ristorazione italiana nel mondo: dall’acquisizione, lo scorso agosto, delle società House of Fine Foods di Hong Kong e House of Fine Foods Macao, fondate da Cristian Giancaterino e riconosciute a livello internazionale come punto di riferimento per la fornitura di prodotti di eccellenza per l’alta e altissima ristorazione, l'azienda modenese è passata al consolidamento della presenza in Australia, con il round di acquisizioni iniziato a marzo 2023 e concluso nel mese di ottobre sempre 2023, tramite la controllata Fresco Gourmet Pty, di tre marchi storici nel business del foodservice a Sidney: Di Leo Foods, Super Supreme e Napoli Food &Wines.

«Queste acquisizioni ci permettono di consolidare tatticamente la presenza sui mercati di Hong Kong e australiano, con un focus ulteriore su Macao», ha fatto sapere Cremonini, «realtà che, dopo anni di difficoltà dovuta al covid, è in ripresa esponenziale, e nella quale IF&B sarà in grado di marcare la differenza in termini di qualità e servizio. Le acquisizioni delle società House of Fine Foods sono l’ideale completamento a livello strategico delle nostre capacità di offerta, portando IF&B a livelli di performance fino a ieri impensabili».

 Inalca Food & Beverage nata nel 2012 dispone di un catalogo di oltre 10.000 referenze che rappresentano le eccellenze italiane, ha filiali in Polonia, Australia, Capo Verde, Tailandia, Cina, Hong Kong e Macao, Malesia, Isole Canarie. È controllata da Inalca S.p.a, società del Gruppo Cremonini che, con 7.600 dipendenti, ha registrato nel 2022 ricavi per oltre 2,8 miliardi di euro, di cui il 40% in esportazioni.

La struttura industriale consta di 28 stabilimenti produttivi (20 dei quali in Italia, 8 nel mondo) e 54 piattaforme logistiche di distribuzione (di cui 31 della controllata IF&B), in Polonia, Kazakistan, Russia, Angola, Algeria, Congo, Repubblica Democratica del Congo, Mozambico, Costa d'Avorio, Canarie, Capo Verde, Cina, Tailandia, Malesia, Australia. Le aziende agricole sono 8: controllano oltre 100 allevamenti, per una capacità totale di circa 180.000 capi allevati ogni anno direttamente e in soccida. (riproduzione riservata)

 


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