Anche nel 2019 il commercio elettronico si è dimostrato uno dei fattori propulsivi più importanti per l’industria del trasporto delle merci via mare, via terra e soprattutto via aerea. Lo scorso novembre l’aeroporto di Malpensa hafatto segnare il proprio record storico di traffico cargo relativo all’undicesimo mese dell’anno, con 52.649 tonnellate di merci movimentate e un aumento del 7,6% rispetto a un anno prima.
E lo stesso vale per lo scalo di Brescia Montichiari che, da quando Poste Italiane ha stretto un accordo con Amazon per la distribuzione di pacchi e prodotti, ha visto esplodere le quantità di traffico movimentato, arrivando nei primi 11 mesi di quest’anno a 26.734 tonnellate, +27,1% rispetto allo stesso periodo del 2018. Giornate espressamente dedicate alle vendite promozionali come il Black Friday, il Cyber Monday e il Single’s day importate da Stati Uniti e Cina sono ormai diventate anche in Italia un importante generatore di trasporti e logistica delle merci.
L’Ecommerce Report 2019, realizzato a livello globale dall’Ecommerce Foundation su commissione di Sap, analizza l’andamento dello shopping online anche in Italia confermandone i trend di crescita a livelli superiori rispetto agli altri canali di vendita. Lo hanno recentemente dimostrato i volumi di acquisti registrati nel corso dell’ultimo Black Friday e i primi dati nel mese dello shopping natalizio.
L’analisi stima in 35,65 miliardi di euro il giro d’affari generato nel 2019 dall’e-commerce B2C in Italia, in aumento del 30% rispetto al 2018 e del 140% rispetto al 2015, mentre, per da qui al 2013 si stimano ulteriori trend di crescita in ogni settore, specie nell’elettronica, nell’abbigliamento, nel food, nei prodotti per la cura della persona e negli elettrodomestici.
Della popolazione italiana presente online, il 79% di quella totale (era il 69% nel 2015), il 37% effettua almeno un acquisto via internet all’anno. Il pc è ancora lo strumento più diffuso, vi ricorre il 55% degli acquirenti, ma cresce l’uso dello smartphone, mentre il tablet, in ultima posizione, mantiene un trend stabile. Tra gli utilizzatori prevale la fascia di età tra 25 e 54 anni; seguono gli over 65 che inaspettatamente sono maggiori fruitori dello shopping online rispetto ai giovani di fascia 15-24 anni.
Nella classifica globale che guarda allo sviluppo per l’e-government, l’Italia occupa il 22° posto su 193, dato che evidenzia la necessità di maggiori investimenti nelle infrastrutture di Tlc per favorire una maggiore diffusione di servizi online nel nostro Paese. Permane infatti sul territorio italiano un problema di bassa o inesistente copertura nelle aree più lontane dai grossi centri urbani, con l’effetto di ridurre le potenzialità di acquisto di alcune fasce di popolazione e anche la capacità degli operatori del settore (oggi sempre più richiesta) di essere presenti quando il cliente lo richiede. Il tutto per costruire relazioni di fiducia a lungo termine, dando alla customer experience un ruolo strategico e prevedendo perciò di integrare tutti i punti di contatto con il cliente, sia digitali che fisici, in un’unica piattaforma.
«Oggi parliamo di e-commerce ma sarebbe più opportuno parlare di commerce», sottolinea infatti Ivano Fossati, responsabile operativo per il Sud Europa e della customer experience di Sap. «Perché nell’era dell’experience economy anche andare in un negozio fisico è un’attività che da un lato viene collegata alle esperienze su altri canali come online, mobile, store, call center, social media e stampa, e che dall’altro consente di offrire esperienze consistenti ai propri clienti con un veloce time to value. Cresce il ruolo strategico della logistica, ma ultimamente vengono aperti sempre più store anche fisici a supporto dell’attività online».
L’analisi mostra i risultati di vendita dei principali player in Italia, dove Amazon domina la classifica delle piattaforme più utilizzate dagli italiani, seguita a grande distanza da Zalando, Apple, Privalia ed Esselunga. (riproduzione riservata)